Il
Flauto di Krsna:
Il canto dei piedi di loto di Radharani
di
Srila Bhakti Sundar Govinda Dev Goswami Maharaja
Srila Govinda Maharaja ci offre una profonda comprensione con una spiegazione
impareggiabile del Gayatri mantra di Srila Sridhar Maharaja; il flauto
di Krishna esegue il canto del servizio ai piedi di loto di Radharani
(gayatri muralista kirtana-dhanam radha-padam-dhimahi).
C'è
il gayatri mantram ma quello che noi recitiamo è una mantra:
l'Hare Krishna maha-mantra; ed è menzionato nelle scritture:
Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare
Questo non è un mantram ma il maha-mantra. Le
scritture descrivono come gayatri mantra quello che noi riceviamo
al momento della seconda iniziazione. Quello è mantram;
il gayatri mantram.
Al momento della prima iniziazione, quella che noi riceviamo dal Guru
è il maha-mantra. Dobbiamo consciamente distinguere fra
il mantra e il mantram. Nel Chaitanya Charitamrita, Krishnadas
Kaviraga Goswami, chiaramente afferma la differenza: attraverso il Krishna
mantra si otterrà la liberazione dall'esistenza materiale,
e soltanto attraverso il Krishna-nam si può entrare nella
terra della dedicazione e ottenere il servizo ai piedi di loto di Krishna
(krsna-mantra haite habe samsara-mocana, krsna-nama haite pabe krsnera
carana).
Con questo in mente noi possiamo capire come stanno le cose. Se noi vogliamo
entrare nel mondo trascendentale, per prima cosa abbiamo bisogno dell'aiuto
del maha-mantra, perché il maha-mantra puo salvarci
dal livello più basso ed elevarci al livello più alto. Per
ricevere il gayatri qualche qualifica è necessaria; ci sono
delle regole e dei regolamenti, tanti ostacoli ecc. Il gayatri è
mantram, e harinama (il Santo Nome di Krishna) è
il maha-mantra. L'harinama maha-mantra è molto appropriato
per l'età di Kali Yuga. Ogni yuga ha il suo maha-mantra
e questo si chiama, taraka brahma nama (il nome spirituale che
libera).
Il suono è così forte, ed è come il barrito di un
elefante, che cattura i cuori e l'attenzione di tutti. Ma quel suono non
ha una forma materiale: è un suono spirituale puro. E quel suono
divino scende in questo mondo dal flauto del Signore Krishna.
Alcune mattine rifletto sulle decorazioni nel nostro tempio. [C'è
il logo del nostra Math [nel centro c'è un fiore di loto (discepolo)
che prende rifugio nel acqua (guru) e viene nutrito sotto il sole
splendente dell'OM (Krishna). Alla base c'è il flauto di
Krishna con il suo divino canto di liberazione scende in questo mondo.]
Mi fanno pensare come Srila Guru Maharaja ha descritto queste cose dolcemente
e intelligentemente nella sua spiegazione del Gayatri Mantra.
Gayatri significa, "Canta e otterrai la liberazione!"
(ganat trayate iti gayatri). Un metodo così piacevole! "Danzate,
cantate, e otterrete la liberazione!" Questo è il gayatri
- ganat trayate. Nessuno in tutto il mondo o in qualsiasi tempo ha
mai spiegato la forma della vibrazione trascendentale del Signore in questa
maniera. Nessuna religione ci dice, "Cantate, danzate e otterrete
la liberazione!"
E che forma ha quella canzone? Murali significa il flauto di Krishna,
il suono che esce dal flauto di Krishna (muralista-kirtana-dhanam).
Il flauto di Krishna sta cantando. I flauti sono fatti per cantare e non
per produrre suoni squillanti o violenti. Il suono dolce del flauto di
Krishna riempie il cuore con la pace.
E che cosa canta il flauto? Esso ha un obiettivo. Quando noi cantiamo,
noi abbiamo qualche obiettivo in mente. Utilizziamo anche il ritmo e la
metrica. Il flauto ha un regolatore e quel metro è; il nome di
Radharani. Nessuno altro suono emana dal flauto, solo "Radhe,
Radhe, Radhe, Radhe, Radhe!" Esce solo questo suono, in una varietà
di modi.
Possiamo capire qualcosa in questo riguardo attraverso lo studio della
vita e il carattere di Raghunath Das Goswami. Ogni giorno Das Goswami
canta:
radhe vrindavana-vilasini radhe radhe
radhe kanu-mano mohini radhe radhe
radhe asta-sakhira siromani radhe radhe
Questa canzone conclude ogni verso con, "Radhe, Radhe!".
Ogni giorno è cantata nel tempio di Radha Damodar. Quando Prabhupada
Saraswati Thakur incontrò Gaura Kishore Das Babaji per la prima
volta, Babaji Maharaja stava cantando questo canto. Egli cantava sempre
questo canto sia camminando per la strada sia seduto facendo un bhajan,
cantava questo canto sempre. Questo è l'unico suono che esce dal
flauto del Signore Krishna. La manifestazione sonora della sua influenza
divina si diffonde in tutti i mondi trascendentali e materiali.
Questa comprensione è fornita dalla descrizione della rasa lila
nello Srimad Bhagavatam. Per prima cosa Krishna chiama tutte le Gopi con
il suo flauto per unirle per il rasa lila. Questa è una
chiamata chiara e forte. E questa chiamata è la vera proprietà
di tutte le anime (jivas). Possiamo capirlo per mezzo di Bhaktivinode
Thakur:
jiv jago, jiv jago gauracanda bole
kota nidra jao maya-pisacira kole
Questo è una chiamata chiara e forte o no? Noi stiamo dormendo
nel grembo di maya, nell'ignoranza ma la chiamata che ci sveglierà,
sta arrivando. "Svegliatevi!" Le Upanishad ci dicono uttishata
jagrata prapya varan nibodhata: "Svegliatevi, alzatevi, e cominciate
la ricerca di Sri Krishna. Adesso è il momento di ottenere l'amore
per Krsna". Le Upanishad, Bhaktivinode Thakur, il canto del flauto
di Krishna: l'essenza di quel suono, la sua ricchezza è realizzata
in collegamento con i piedi di loto (il servizio) di Srimati Radharani
(Radha Dasyam). Krishna è attratto soltanto dalla sua Potenza
Divina. Lei serve Krishna con tutto il suo cuore e con molta ricercatezza
con le sue compagne. Lei è conosciuta con il nome di Radharani.
E Krishna pensa sempre e soltanto a lei.
Il suono del flauto di Krishna non regola soltanto la madhura rasa
ma tutti i rasa. Nel madhura rasa Radharani è il
capo, ma tutti gli altri rasa hanno come la base il madhura
rasa. Il madhura rasa è adi rasa, il rasa
principale dal quale scaturiscono tutti gli altri rasa. Madhura
rasa mantiene tutte le varietà di relazioni spirituali: passiva,
attiva - di servitore, amico, genitore - guardiano (shanta rasa, dasva
rasa, sakhva rasa, vatsalya rasa). Mantenimento significa conservare.
Il sentimento dolce di servizio di Radharani e sostiene l'intera esistenza
spirituale. Il Gayatri-muralista-kirtana-dhana. Generalmente noi
chiamiamo il mantra Hare Krishna o qualsiasi canto devozionale
un kirtan o sankirtan. Però c'è un po' di
differenza fra loro. Quello che uno fa da solo può essere chiamato
un kirtan. Ma sankirtan vuole dire quando tutto insieme
un gruppo di devoti canta con tutto il loro cuore, quel tipo di kirtan
si chiama sankirtan (bahubhir militva yat kirtanam tad eva sankirtanam).
Qui Guru Maharaja ha menzionato il kirtana dhanam specificamente.
Il kirtan non è soltanto consigliato per tutti, ma è
la vera ricchezza della nostra vita, perché attraverso il kirtan
possiamo ottenere l'ammissione al rasa lila: il gioco divino di
Krishna, Radharani, le Gopi di Vraja; giocando, cantando, ballando. E
questa è la ricchezza delle anime (jiva) liberate.
Guru Maharaja parla non solo del kirtan ma anche del kirtana
dhanam. Il flauto non è una canna di bamboo o qualcosa fatta
di metallo. E' vivo. Questo significa che è una essere vivente
e cosciente (cetana).
Ognuno nel mondo trascendentale e materiale ha il libero arbitrio, questa
libertà Krishna l'ha data a tutti. Il corpo del flauto è
una forma di coscienza. Esso ha dei desideri e possiede un libero arbitrio
come chiunque altro essere, ma usa la sua libertà per dare questo
inconcepibile servizio al Signore Krishna. L'estasi del flauto sta nel
cantare la canzone dei piedi di loto di Radharani (Radha Dasyam).
sakhi murali visala-cchidra-jalena purna
laghur atikathina tvam granthila nirasasi
tad api bhajasi svasvac cumbanananda-sandram
hari-kara-parirambham kena punyodayena
- Vidagdha Madhava, Rupa Goswami
[Ehi amico flauto, che genere d'azioni buone hai mai fatto per fare
si che un duro, secco pezzo di canna come te, con più nodi che
buchi ha il piacere di essere stretto nelle mani di loto di Krishna e
di gustare un flusso di nettare senza fine dai suoi baci?]
Questo sloka di Rupa Gosvami Prabhu elogia il flauto.
Il flauto ha una sua vita propria che è dedicata a questa canzone
che è la più gustosa e desiderabile (istha kirtana dhanam).
Più di questo non posso esprimere nella lingua inglese. Ma posso
vederlo con i miei occhi. Non posso esprimermi; forse. Comunque, il fatto
che il flauto sta suonando è la verità, questo è
scritto ovunque. Esso suona il nome della Forma Servitrice Suprema del
Signore Krishna. La forma della Suprema Servitrice di Krishna è
Srimati Radharani.
E' descritto in dettaglio nella Garga Samhita. Lo ho visto ieri forse;
mi sto aprendo e ricevendo, Questo è la misericordia di Guru Maharaja.
Stando in piedi durante la cerimonia dell'arati e vedendo il logo della
Math sopra le divinità, il mio cervello comincia a lavorare. Il
cervello è materiale e la materia non può toccare la trascendenza
ma ogni cosa è possibile dovuto alla grazia di Gurudeva. Quindi
per causa della grazia di Srila Guru Maharaja sono pieno di speranza.
Il significato del Gayatri rivelato da Srila Guru Maharaja è: il
flauto di Krishna canta il canto dei piedi di loto di Radharani (Radha
Dasyam).
La parola dhimahi nel Gayatri è molto famosa nella letteratura
sanscrita. Le due parole che appaiono più spesso nei gayatri
mantram sono: dimahi e pracodayat. La parola che termina
la meditazione è pracodayat. Non è che questo vuole
dire che noi meditiamo soltanto. Il mantra ci spingerà a
servire Radharani.
Noi abbiamo bisogno di conoscere le regole e le ingiunzioni spirituali
(codanam - praticodanam). Questi consigli spirituali si trovano
nei Veda, nelle Upanishad, nella Bhagavad Gita, nel Mahabharata, ecc.
Sruti e Smrti: la Bhagavad Gita è smrti e
sruti è il Vedanta, le Upaishad, ecc. Ma qui codanam
significa prerana (l'inspirazione). Che tipo d'inspirazione?
Un inspirazione potente: che inspira fortemente. La natura del mantram
è questa: cattura la mente della jiva anima attraverso l'inspirazione
e con la sua potenza ingaggia l'anima nel servizio di Radharani. Questo
è il significato straordinario che Srila Guru Maharaja ha dato
del Gayatri Mantra.
Ho trovo questo genere di nettare nella Garga Samhita, forse mille volte.
Noi dobbiamo prendere nota che nello Srimad Bhagavatam gli esponenti più
elevati e qualificati dei mantram vedici erano tutti presenti all'incontro
di Sukadeva con Pariksit Maharaja. Vedavyasa registra la loro presenza
e i loro nomi nello Srimad Bhagavatam perché ogni nome representa
anche una scuola di pensiero diversa (Srimad Bhagavatam 1.19.9-10).
Benché loro sono i rappresentanti più anziani di tutte le
scuole di pensiero vedico, Sukadeva Goswami non ha cercato di rivelare
completamente i segreti esoterici della concezione di Krishna (Goloka
Vrindavan - aprakrta lila). Attraverso la deduzione egli ha rivelato
la verità più alta. Quindi Sukadeva Goswami non ha svelato
la concezione di Sri Chaitanya Mahaprabhu (radha bhava dyuti suvalitam
naumi krsna svarupam).
Mahaprabhu è venuto per dare quello che non è mai stato
dato prima (anarpita-carim cirat karunayavatirnah kalau). Quello
che non è stato dato prima in questo mondo materiale, non soltanto
in questo universo materiale, ma nei milioni di universi in questo cielo
materiale, in nessun posto è stato dato. Mahaprabhu Chaitanyadev
è venuto per dare proprio quello (krsna prema pradayate).
E può essere trovato nello Srimad Bhagavatam. Ma Viswanath Chakravarti
Thakur dice chiaramente che se una persona cerca delle prove allora è
uno sciocco perché anche se lo Srimad Bhagavatam è la più
giovane delle scritture essa contiene i pensieri più antichi.
Vedavyasa anche dopo aver rivelato tutte le scritture non era ancora felice.
Ha preso l'iniziazione ancora da Narada Goswami, meditò e poi ha
scritto lo Srimad Bhagavatam. Quindi è il più giovane in
termini di data di composizione ma le teorie più antiche e belle
della realtà più alta sono presentate in un modo organizzato
per tutte le anime di questo mondo (jiva cetana). Srila Guru Maharaja
ha usato quest'espressione, jiva cetana: forse è un'atmosfera
materiale, ma la base del mondo è la coscienza.
Però c'e ancora un po' di sospetto nelle menti dei devoti puri
di cuore, "Se lo scopo del libro è di rivelare la devozione
di Radharani (krsna prema), allora perché il suo nome non
è menzionato nello Srimad Bhagavatam?" Misericordiosamente,
Srila Guru Maharaja ci ha dato questa teoria nel suo sloka originale:
yadamiya-mahima-sri bhagavatyam kathayam
pratipadam anubhutam apyalabdhabhideya
tadakhila-rasa-murteh syama-lilavalamvam
madhura-rasadhi-radha-padapadman prapadye
Nello Srimad Bhagavatam, ovunque, ogni sloka, ogni lettera
glorifica il santo nome di Radharani. La sua forma particolare forse non
è visibile, ma con chi gioca Krishna sempre? Radharani. Lo Srimad
Bhagavatam è il Gioco del Dolce Assoluto. Allora è possibile
che il nome di Radharani non ci sia. Ma Sukadeva la nasconde dietro un'inferenza
velata. In India c'è un sistema di matrimonio. Le ragazze sposate
tengono sempre le loro teste coperte. Quando avvicinavano una persona
anziana e degna di rispetto le ragazze coprivano immediatamente le loro
teste. Lo Srimad Bhagavatam usa questo stesso modo per velare e contemporaneamente
rivelare Radharani.
Senza l'associazione di Radharani, Krishna non è niente!
Il gioco del Dolce Assoluto in Goloka Vrindavana dipende da Radharani.
Solo lei può partecipare completamente nello scambio di rasa
con Krishna. Krishna è l'emporio di tutti i rasa (akhila-rasamrta-murtih),
ma chi può accoglie quell'oceano infinito di rasa?
Chi n'è il recipiente? Il recipiente è Radharani. In quel
recipiente Krishna tiene la sua ricchezza e da lì la gusta. Altrimenti,
tutto sarà rovinato. Quindi Krishna tiene tutta la sua ricchezza
nel recipiente di Radharani e gusta il suo sentimento di devozione.
Questa è la spiegazione che Srila Guru Mahara da del Gayatri
mantra. E nessun altro ci ha dato qualcosa come questo in questo mondo
cosciente; questo mondo materiale cosciente. Nessuno ha dato una spiegazione
come Guru Maharaja. Nei suoi ultimi giorni abbiamo visto che Guru Maharaja
scopriva nuove cose in continuazione. In verità, era tutto dentro
di lui, ma non aveva nessuno alla quale raccontarlo. Allora alla fine,
prima che lui terminasse la sua ultima vita ho chiesto, "Una tale
spiegazione del Gayatri mantra non è mai stata data, perché
ci sta dando questa? Quello che tutti gli Acharya stanno nascondendo,
perché lui la sta rivelando?"
Dentro il Gayatri mantram, dentro il Rg mantram; Guru Maharaja
ci ha rivelato ogni cosa. Io ho appreso sei spiegazioni. Da lì,
ne ho scelto quattro in particolare. Ma fra loro è mio specifico
desiderio scegliere questa: dhir aradhanam eva nanyad iti tad radha-padam
dhimahi. Buddhi-dhi. buddhi; dov'è andrà la buddhi?
Ci sono due tipi d'intelligenza: uno è para e l'altra è
apara. L'intelligenza apara serve sempre il Signore. Dhir
aradhanam eva nanyad iti, senza il servizo al Signore, non esiste
nessun'altra concezione. Questo è il significato, il vakaya,
la spegazione di quello che ha detto Maharaja. Ma io ho scelto, gayatri-gaditam
mahaprabhu-matam, dove il significato è un po' nascosto (radha-padam
dhimahi).
Il Rg Veda mantram originale è:
om tad visnoh paramam padam sada pasyanti surayah
diviva caksur atatam visnor yat paramam padam
It is called Rg mantra. But Srila Guru Maharaja has enhanced that Rg mantra:
om tad visnoh paramam padam sruti matam muhyanti yat surayah
drastah caksur iva prasarita-maha-suryeva divyatatam
dhamna svena sada nirasta-kuhakam satya param sabditam
jyotih priti-tanum hiranya-purusam pasyanti tam surayah
Questa riga è particolarmente importante: jyotih priti-tanum
hiranya-purusam. L'effulgenza è l'amore; la testa è
l'aureola; ed hanno preso forma la forma di Sri Chaitanya Mahaprabhu.
Questo tipo di rivelazione è il miracolo di Guru Maharaja!
Tantissimi pundit possano capire la lingua sanscrita ma da dentro
il sanscrito non tutti possono estrarre l'essenza dell'estasi. Questo
è un fatto. Nel Upanisad è detto chiaramente, nayam atma
bala-hinena labhyo, nayam atma pravacanena labhyo, na medhaya na bahuna
srutena. Sapete tante cose; forse. Siete così intelligenti
(medha), ma non capirete. Senza la grazia di Nityananda Prabhu,
senza la grazia di Baladev, non potete capire nulla.
Ma quando Krishna nella forma di guru vi darà questo mantram
e voi mediterete sulle vostre proprie esistenze, allora potrete capire
(yam evaisa vrnute tena labhyas). Non c'è dubbio. Ma ovunque
la gente è tormentata con dei dubbi e delle domande. Perciò
ovunque c'è così tanta difficoltà. Ma lui sceglie
a chi rivelarsi (tasyaisa atma vivrnute tanum svam). E' come se
noi non avessimo degli occhi! Come i gufi, a cui non piace guardare il
sole! Se noi non abbiamo un paio d'occhi, allora come vedremo? (andhi
bhuti caksu yara vishaya dhulite, kemone se para tattva paibe dekhite).
Questa è un'espressione bengali. In che modo si può vedere
quando gli occhi sono accecati dalla polvere della concezione materiale?
Hare Krishna.
Ecco la parola suravah. Guru Maharaja la utilizzava soltanto per
onorare i Veda e le Upanishad. Ma Guru Maharaja non ha definito surayah
come " la visione degli dei". Suravah significa i deva.
Loro possono vedere, ma i deva non possono mai vedere quella realtà
più elevata, hiranva-purusah, senza la misericordia di chi?
La misericordia di Jyotih priti-tanum: senza la misericordia di
Mahaprabhu. Senza la misericordia di Nityananda Prabhu, perfino gli dei
non possono vedere. Questo è un fatto. Non lo dico solo io ma anche
Brahma stesso è d'accordo:
jananta eva janantu
kim bahuktya na me prabho
manaso vapuso vaco
vaibhavam tava go-carah
"Quelli che dicono, "Io conosco Krishna"; lasciali
parlare. Ma per quanto mi riguarda non posso capire neanche un po' delle
tue glorie. E per questa ragione sono confuso. Non soltanto fisicamente,
mentalmente, o verbalmente ma la mia intera esistenza è cieca senza
la tua misericordia, il mio Signore".
Brahma dubitava della divinità di Krishna e voleva mettere alla
prova la sua Onnipotenza. Rubò le mucche e gli amici pastori di
Krishna mentre pranzavano facendo una pausa nei loro passatempi come pastori
(gopa-lila). Brahma li ha tenuti in una caverna sul suo pianeta
e dopo un anno è ritornato ed è rimasto scioccato, "Tutto
era normale! I passatempi di Krishna si svolgevano come sempre senza nessuna
interruzione".
Egli pensava che le mucche e i pastori erano in qualche modo riusciti
a scappare ed a ritornare a Vrndavana. Quindi lui è ritornato sul
suo pianeta Brahmaloka per controllare e ha visto che erano ancora li
dormendo sotto l'influenza della sua illusione. Egli voleva confondere
Krishna ma invece adesso era lui che era completamente sconcertato. Egli
è ritornato a Vrndavana e finalmente è caduto ai piedi di
loto di Krishna. Implorava il suo perdono per aver dubitato della sua
divinità e per aver mancato di riconoscere la sua inconcepibile
potenza.
In ginocchio davanti a Krishna, Brahma offrì tantissime preghiere
meravigliose ma il suo l'unico compenso era che Krishna con un mero sguardo
affettuoso dai suoi occhi di loto lo ha congedato.
Non tutti i giorni questo tipo di nettare divino è rivelato. Oggi,
sono molto fortunato; voi siete tutti molto fortunati. E' successo semplicemente
vedendo il logo della nostra Math. Attraverso la sua misericordia ho potuto
dare qualche spiegazione in riguardo alla concezione del Gayatri
di Srila Guru Maharaja (gayatri-muralista-kirtana-dhanam radha-padam
dhimahi).
Il Significato Nascosto del Gayatri
- Srila Bhakti Rakshak Sridhar Dev Goswami
bhvades tat savitur varenya-vihitam kshetra-jña sevyarthakam
bhargo vai vrsabhanu-jatma-vibhavaikaradhana sri-puram
(bhargo dhama-taranga-khelana-sudhaikaradhana sri-puram)
(bhargo dhama sada-nirasta-kuhakam prajñana-lila-puram)
devasyamrta-rupa-lila-rasadheraradha-dhih
prerinah
(devasyamrta-rupa-lila-purusasyaradha-dhih presinah)
(devasya dyuti-sundaraika-purusasyaradhya-dhih presinah)
gayatri-muralista-kirtana-dhanam radha-padam dhimahi
(gayatri-gaditam mahaprabhu-matam radha-padam dhimahi)
(dhir aradhanam eva nanyad iti tad radha-padam dhimahi)
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