Il Tesoro della Bhakti
di
Sua Divina Grazia
Srila Bhaktisidddhanta Saraswati Thakhur

I miei omaggi al più Magnanimo, colui che dona Amore per Krishna, Il Sè di Krishna, il Signore che ci orienta verso il Nome di Krishna-Chaitanya e possiede la Forma di colore dorato! Mi sottometto a Sri Krishna-Chaitanya, quella misericordiosa Persona dai stupendi atteggiamenti che attraverso il nettare del Suo Amore intossica il mondo, deleterio di ignoranza, liberandolo dalla malattia della nescienza.
Il Signore Sri Chaitanya disse:
"Rupa, ascolta le caratteristiche del rasa (matura succosità) della Bhakti. Parlerò in forma ristretta, poichè il rasa non necessità di elaborate descrizioni essendo capibile solo attraverso realizzazioni interiori e profonde. L'oceano della dolcezza della Bhakti è profondo e privo di sponde che lo limitano. Parlerò di un particolare della stessa (Bhakti), per farvela gustare".
In questo mondo il numero di jiva (anime) è infinito. Esse formano il contenuto di questo mondo attraverso il loro vagabonare nascita dopo nascita attraverso 8,400,000 differenti specie di corpi fisici (corpi umani, animali, alberi, ecc.).
La natura specifica della jiva è infinitesimale in ampiezza, come la centesima parte della punta di un capello. Le jiva sono divise in due gruppi distinti: (1) stazionaria e (2) in movimento.
Le jiva in movimento sono divise poi in quelle che vivono sulla terra, acqua e aria.
Il genere umano è una parte molto piccola del numero totale delle jiva che vivono sulla terra. Tra gli uomini vi sono anche i Mlechcha (europei), i Pulinda, i Baudha (gli orientali), gli aborigeni, ecc. Tra questi c'è chi pratica la religione dei Veda (Hindu), ma una metà professa di praticare gli insegnamenti dei Veda che di fatto seguono solo con le parole. Essi commettono molti peccati proibiti dai Veda e non si interessano di quella religione. Poi ancora, tra quelli che realmente agiscono in accordo con questa religione, molti sono impegnati in attività interessate. Lavorano (karma) per produrre frutti di cui possono godere. E' molto difficile trovare un solo ricercatore della conoscenza (jnanin) tra 100,000 persone che cercano di ottenere un buon karma. Proseguendo, è rara una persona che è veramente Mukta (liberata) tra 100,000 che cercano la liberazione.
E' raro trovare un solo Bhakta (devoto) di Krishna tra 100,000 persone liberate. Il Bhakta di Krishna è libero da tutte le bramosie egoistiche ed è, perciò, di pacifica ed equiparata disposizione (shanta), mentre coloro che desiderano lavorare (karmma) per creare godimento, o che desiderano la liberazione o poteri mistici attraverso lo yoga, sono tutti scontenti (ashanta).
E' raro che una jiva fortunata, nel corso del suo vagabondaggio in questo mondo mondano, può ottenere la possibilità di venire a conoscenza della Bhakti. Quindi, è raro per qualcuno ottenere il seme della pianta della Bhakti, che è solo ottenibile per grazia del Guru e di Krishna.
La Bhakti cresce come una pianta rampicante che germoglia da un piccolo seme. Diventando un giardiniere la jiva semina e bagna il seme nutrendolo con dell'acqua, nella forma dell'ascolto del Santo Nome di Krishna e con il canto del Nome. La pianta della Bhakti germoglia e cresce, penetrando attraverso questa sfera mondana. La pianta crescendo va verso il fluire di Viraja (stato di forma non manifestata al di fuori di questo universo), poi prosegue attraverso questo illuminato piano di Brahma (luce bianca di felicità spirituale), fino a che alla fine la pianta raggiunge una casa nel terreno dell'infinita sfera chiamata Paravyoma. La pianta continua a crescere in questa atmosfera del Paravyoma e raggiunge i limiti della alta sfera di Goloka-Vrindaban dove si arrampica fedelmente "all'Albero-Finale" ai piedi di Krishna.
Prema (Amore Divino), il frutto della pianta della Bhakti, cresce nella pianta solo quando raggiunge i piedi di Krishna. In tutto questo tempo il giardiniere continua a bagnare la pianta con l'acqua dell'ascolto e del canto del Santo Nome di Krishna.
A questo livello c'è anche una seconda funzione verso la pianta, oltre a innaffiarla. Poiché la pianta cresce dopo averla bagnata per del tempo, degli animali ostili entrano in scena e lacerano le foglie, o le foglie delicate incominciano a seccare per l'eccessivo calore, ecc. In queste circostanze l'offesa verso i Vaishnava (veri devoti) corrisponde agli animali indesiderati. E' tale offesa verso i Vaishnava che causa tutti questi vari tipi di danno, o in altre parole è la negligenza del giardiniere che ha fallito nell'erigere barriere o nell'escogitare altri metodi protettivi per tutelare la pianta, e non ha dato speciale attenzione così che non ci può essere possibilità per la pianta di essere calpestata dall'elefante impazzito dalle offese ai Vaishnava. L'offesa contro i Vaishnava è identica all'offesa contro il Santo Nome - ed è una delle dieci categorie di offese contro il Nome Divino.
C'è anche un'altra possibilità di disturbo a questo livello. Come la pianta della Bhakti inizia a crescere, se c'è una rigogliosa crescita dei rami secondari poi questa crescita porta anche a un comportamento negativo. I rami secondari sono il desiderio per il godimento, il desiderare intensamente la liberazione, l'inclinazione a una condotta proibita, troppa attenzione a piccoli punti di coscienza, crudeltà o uccisione di esseri viventi, desiderio di guadagno pecuniario e desiderio per il proprio onore e fama mondani. Se non viene praticata una speciale attenzione questi rami secondari sono idonei a crescere vigorosamente per danneggiare il gambo principale della pianta, con il risultato che al gambo principale è arrestata la crescita e non può più crescere. Tuttavia, è dovere del giardiniere potare questi rami secondari dal momento in cui appaiono, mentre uno è occupato con il dovere primario di ascoltare e cantare. Se questo è fatto, il gambo principale, continuando a crescere, raggiunge Vrindaban la terra di Krishna.
Il frutto di Prema poi matura e cade al suolo. Il giardiniere allora tasta il suo sapore dolce. E con l'aiuto della pianta il giardiniere è capace di risalire all'albero originario. Adesso il giardiniere può servire i piedi dell'albero originario a Vrindaban e assaggiare il gusto del succulento succo del frutto dell'Amore. Questo Prema è il più ricercato desiderio supremo, il frutto finale di tutte le attività dell'anima. I quattro oggetti verso cui gli umani tendono, chiamati: dharma (virtù), artha (ricchezze mondane), kama (oggetti di desiderio mondano) e moksa (liberazione). Essi sono così insignificanti che sono paragonati a della paglia per terra rispetto a Krishna-Prema.
La realizzazione del potere e delle perfezioni (siddhi) tanto ambite, o dello stato di costante e straripante unità con la felicità della realizzazione del Brahma (con il conseguimento della completa ritrazione della mente dagli sforzi esterni, come risultato della pratica di attività pie raccomandate dalle scritture), possono abbagliare l'immaginazione di un uomo con le loro caratteristiche evidenti. Ma queste accecanti realizzazioni sono solo evidenti fino a che l'uomo ha gustato la più piccola porzione della fragranza della medicina dell'Amore. L'Amore Puro può conquistare anche Il Signore stesso, e Egli è il conquistatore di Madhu, il grande demone che è il tipico esempio di coscienza (yantra) che noi percepiamo come lo stato mentale di "intossicazione". Una persona deve essere libera dalle intossicazioni mondane che lo portano a cercare di godere come un maestro di siddhi (siddhi-yoga) o sotto forma di felicità dell'unità con l'immanifesto Brahma (liberazione) che prima dell'Amore possono apparire sulla strada del cuore.
"La Bhakti è il servizio al Signore dei sensi (Dio) per mezzo dei sensi di un individuo. E' libera da ogni elemento fisico e mentale. Ed è assolutamente libera da tutta la sporcizia mondana poiché interamente diretta da Dio" -- (Narada Pancharatra)
Il Signore Sri Chaitanya continuò:
"Appena le notizie delle Mie eccellenze entrano nell'orecchio dell'ascoltatore la sua mente esibisce una costante inseparabilità da Me che è comparabile a dell'acqua pura del Gange quando entra nell'oceano. Questa è l'unica caratteristica sicura della devozione la quale è libera da tutte le tendenze mondane. L'anima del devoto è inseparabile da Me.
I devoti non accettano il dono di risiedere a Vaikuntha (il reame illimitato), o l'opulenza e l'onore di una forma che riassuma il Mio magnifico Sé, o la vicinanza a Me, o la completa fusione in Me. Tutte queste prospettive di ottenimento io le offro a loro, ma loro non le accettano. I devoti non hanno desidero di ottenere questi conseguimenti, e questo perhè non c'è niente di desiderabile per loro tranne il Mio Trascendentale Servizio".
Questa è la devozione, pura e perfetta. Ed è per mezzo di questa Devozione che l'anima individuale ottiene l'incondizionato Amore per Me, e trascende la potenza limitante che copre il jiva (anima) con strati di desideri e sensazioni mondani.
Se la mente accoglie anche il più piccolo desiderio per il godimento mondano, o di liberazione dal desiderio di godimento, l'Amore per Dio non è destato neanche dal più diligente perseguimento di servizio in accordo alle pratiche raccomandate dalle scritture.
Per quanto tempo il triste specchio del desiderio per il godimento mondano o mondana emancipazione continuerà a perseguitare le cavità del cuore, come potrà la felicità devozionale sorgere lì dentro?
Questa forma di Bhakti è fatta per essere coltivata. Nell'essere debitamente coltivata dà nascita a Rati (la naturale tendenza dell'anima verso Krishna, o il principio di base dell'Amore). Rati condensato è Prema. Attraverso il graduale processo di aumento, Prema diventa Sneha, Maana, Pranaya, Anuraga, Bhava e Mahabhava. Una buona analogia è fornita dalla serie di processi nella rifinitura del succo grezzo della canna da zucchero. All'inizio c'è il succo, poi la melassa, lo zucchero grezzo, il residuo dello zucchero, lo zucchero raffinato, lo zucchero bianco e lo zucchero glassato. Questi sono le varietà del principio di base (Sthayibhava) nelle operazioni del liquido dolce (Rasa) del servizio di Krishna. Se il principio di base è amalgamato con i più elevati principi conosciuti come Vaibhava, Anubhava, Satvika e Vyabhachari allora le operazioni del liquido dolce del servizio di Krishna esibiscono il più squisito gusto nettareo. Proprio come il trattamento del caglio con lo zucchero, ghee, pepe e canfora i quali producono una composizione più gustosa.
Ci sono cinque varietà di Rasa che corrispondono a cinque differenti tipi di devoti. Le cinque varietà di Rasa sono Shanta (sensazione di pace), Dasya (sentimento in cui si pensa "sono un servitore di Krishna"), Sakhya (sentimento in cui si pensa "sono un amico di Krishna"), Vatsalya (sentimento in cui si pensa "Krishna è un bambino e io sono il genitore che si prende cura di Krishna") e Madhura (sentimento in cui si pensa che "Krishna è il mio amato"). Ci sono anche sette tipi secondari di Rasa conosciuti come Hasya (umoristico), Adbhuta (sbalordimento), Veera (galante), Karuna (compassionevole), Raudra (rabbioso), Bhayanaka (riverenza e timore) e Vibhasta (spavento). I cinque principali tipi di Rasa permeano permanentemente e costantemente la mente dei devoti, mentre invece i sette sentimenti secondari non sono costantemente presenti nella mente del devoto.
Shanta-rasa è esemplificato dalla condotta dei nove yogi chiamati gli Yogendra, e anche nel caso dello yogi Sanaka e i suoi giovani fratelli. Dasya-rasa, il sentimento di servitore di Krishna, è visibile ovunque negli innumerevoli casi di devoti di Krishna. Tra il gruppo del Sakhya-rasa ci sono i giovani pastorelli che sono associati di Krishna proprio come Sridam, e tanto quanto i cugini di Krishna: Bhim, Arjuna, ecc. I devoti nel sentimento di Vatsalya-rasa includono i parenti e anche i parenti più anziani di Krishna. Nel Madhura-rasa i principali Bhakta (devoti) sono le pastorelle a Vraja e anche le consorti reali e Lakshmi il cui grande numero confonde tutti i calcoli.
Quindi ancora, Krishna-Rati è rappresentato in due modi: (1) adulterato con la percezione della Sua Maestosità e (2) puro. Nelle due città reali di Mathura e Dvaraka e nei mondi di Vaikuntha il sentimento di Divina Maestosità predomina. In Gokula-Rati, l'amore per Krishna è un sentimento privo di coscienza della Sua Divina Maestosità. L'Amore si mostra timdo quando la Maestosità diventa prominente. E' la caratteristica distintiva del puro Gokula-Rati in cui la Divinità della Devozione che dirige il servizio in quella sfera non bada alla Maestosità di Dio, anche se la Maestosità è manifestata a Lei. In Shanta-Rasa e Dasya-Rasa la realizzazione della Divina Maestosità che in rare occasioni serve di aiuto come un eccitante. In Sakhya-rasa e in Madhura-Rasa agisce sempre come un disincentivo. Krishna agisce in un ruolo formale quando incontra i Suoi parenti Vasudeb e Devaki e si prostra rendendo omaggio ai loro piedi. La realizzazione della Divina Maestosità riempie la mente di stupore di entrambi i Suoi parenti. (uno dei rasa secondari - Adbhuta). Arjuna fù terrorizzato quando guardò la Forma cosmica di Krishna. Egli desiderava ardentemente il perdono per la sua arroganza nell'essersi comportato come il Suo compagno. Rukmini fù soprafatta dalla paura quando Krishna le disse in tono scherzoso che la avrebbe lasciata.
Ma la sorgente del puro Amore non sa nulla della Divina Maestosità. Se viene a contatto con qualche esibizione di Maestosità, Essa semplicemente ignora tutte le relazioni da parte sua con tale Entità.
In Shanta-Rasa si può trovare esclusivo attaccamento a Krishna dovuto alla realizzazione della singola natura spirituale. Krishna stesso dice, "Equanimità (Sama) è il risultato della costante inclinazione all'attaccamento a Me". Lo specifico effetto di Shanta-Rasa lo si può notare in questo, in cui il devoto situato in Shanta scarta ogni altro desiderio che sia al di fuori di Krishna. Di conseguenza nessuno può avere una reale equanimità di disposizione eccetto il devoto di Krishna. Il devoto di Krishna guarda il paradiso e la liberazione come l'inferno. Le due caratteristiche del devoto Shanta sono: il costante attaccamento a Krishna e la rinuncia a tutti gli altri desideri. Queste due caratteristiche permeano tutti i devoti di Krishna proprio come il suono permea e penetra tutti gli elementi mondani.
E' la natura del devoto Shanta l'essere libero da ogni legame personale di amore con Krishna. Nel cuore del pacifico devoto Shanta, la realizzazione di Krishna come il Grande Essere Supremo (Para-Brahma) e l'Anima Suprema (Paramaatman) è forte. In Shanta-Rasa c'è solo la realizzazione della natura spirituale in relazione a Krishna; mentre in Dasya-Rasa c'è la più grande realizzazione della Natura di Krishna come il Maestro che possiede la Completa Maestosità Divina. Nel sentimento di Dasya (servizio al maestro) c'è esuberanza di realizzazione di Dio come di Colui che possiede il controllo della potenza e la grande dignità. Il servitore attraverso il suo umile servizio dona costante piacere a Krishna.
In Dasya (sentimento di servitore) ci sono le due caratteristiche di Shanta con in più l'aggiunta della specifica attività del servizio. Quindi, Dasya possiede questa duplice qualità. In Sakhya (amicizia) ci sono entrambe le qualità di Santa e Dasya, ma mentre nel sentimento Dasya il servizio è pervaso di senso di inferiorità e alto rispetto per Krishna, Sakhya (amicizia) è caratterizzato da totale confidenza. I compagni di Krishna si arrampicano sulle Sue spalle, permettendoGli di salire sulle loro, impegnandosi nello sport della lotta con Lui, servono Krishna e si fanno servire da Krishna quando è il Suo turno. Sakhya è caratterizzato dalla predominanza delle relazioni confidenziali senza il senso di rispetto o inferiorità verso Krishna. Di conseguenza Sakhya-Rasa possiede una triplice qualità. C'è una grande misura di sentimento personale, un senso di riguardo verso Krishna come uno proprio. E' questo l'ultimo tratto che rende Dio sottomesso al Sakhya-Rasa, come per esempio quando Krishna accetta di guidare il carro del Suo cugino Arjuna mentre Arjuna stava combattendo sul campo a Kurukshetra.
In Vatsalya-Rasa (sentimento parentale di devozione) ci sono le qualità di Shanta e la direzione di Dasya. Ci sono anche le qualità di Sakhya consistenti in assenza di restrizioni, e di timore reverenziale e rispetto, così come assenza di paura per una punizione e rimprovero il quale è dovuto a un sentimento di consanguineità. In più, ci sono le attività che hanno attinenza con la designazione di "prendersi cura, sorvegliare" (palana). C'è il sentimento di prendersi cura come guardiano di Krishna, che è considerato come un Pupillo. Attraverso queste quattro caratteristiche, Vatsalya-Rasa è delizioso come il nettare. Krishna stesso è immerso in questa felicità nettarea in compagnia dei Suoi devoti. Questi jnanin (coloro che meditano) come Suka, Sanaka e Sanatan i quali sono consapevoli della natura di Krishna come Divinità che possiede il controllo sulla Potenza, dichiarano che anche Krishna possiede la qualità di subordinazione verso il Suo devoto.
In Madhura-Rasa c'è costante attaccamento a Krishna, estrema servitù, l'assenza di diffidenza nel compagno, il sentimento che incrementa per Krishna che è percepibile quando una persona si prende cura di un bambino, e alla fine servendo Krishna per mezzo del proprio corpo come Consorte. Di conseguenza Madhura-Rasa esibisce cinque distinte qualità. Un analogia è fornmita dal caso di cinque elementi mondani (spazio, aria, fuoco, acqua, terra). La qualità di ogni elemento iniziale con lo spazio (akasha) è portata al prossimo in serie e aggiunta alla sua propria qualità distintiva fino all'ultimo degli elementi, come la terra, che è generata e considerata possedere le qualità distintive dei precedenti quattro elementi in aggiunta alle sue specifiche qualità. Nella stessa maniera, tutti i Bhava combinati in Madhura. Per questa ragione, Madhura-Rasa possiede grande gusto e piacere che lo rende così squisitamente delizioso.
Il Signore disse a Sri Rupa Goswami che Egli gli dette la mera sagoma del Bhakti-Rasa. Sri Chaitanya avvisò Sri Rupa Goswami di ponderare questo e di amplificare e espandere questo nei suoi scritti. E' per la pratica della costante meditazione che Krishna si manifesta nel cuore. Per grazia di Krishna anche a una persona ignorante è permesso di realizzare la natura dell'Oceano di Rasa.

Sri Chaitanya Saraswat Math