PRIMO
CAPITOLO
UTILIZZARE
LA NOSTRA FORTUNA
Da
un discorso di Sua Divina Grazia
Srila Bhakti Sundar Govinda Dev-Goswami Maharaj
Per
la misericordia di Sri Chaitanya Mahaprabhu siamo tutti presenti adesso
nel luogo dei Suoi Divertimenti, Sri Nabadwip-Dhama, un luogo davvero
auspicioso e trascendentale. Mahaprabhu apparve a Sri Mayapur e giocò
nelle nove isole di Nabadwip: Antardwip, Simantadwip, Godrumadwip, Madhyadwip,
Koladwip, Modadrumadwip e Rtudwip. Queste sono le nove isole e qui ovunque
i Divertimenti di Mahaprabhu stanno continuando, sono eterni. Vrndavan
Dasa Thakura disse:
adyapiha
caitanya ei saba lila kare
ya' ra bhagye thake se dekhaye nirantare
Questi
Divertimenti di Sri Chaitanya Mahaprabhu stanno continuando, e coloro
che sono davvero fortunati possono vederlo attraverso la loro visione
trascendentale. Qualsiasi cosa esiste è sempre coperta dall'illusione,
Maya, e ai nostri occhi anche Nabadwip-Dhama è coperto da quell'illusione.
Ci sono due tipi di Maya: Yogamaya e Mahamaya. Yogamaya nutre sempre
il suo Signore, mentre Mahamaya impedisce ad ogni tipo di disturbo di
entrare in quel piano.
La nostra anima ora è coperta dall'illusione: siamo attratti
dalla Chaya-sakti, la potenza-ombra di Krishna, perciò
ora viviamo lontano da quel mondo trascendentale. Ma quando Krishna
ci concederà la Sua misericordia, Maya rimuoverà l'illusione
da noi e così saremo in grado di vedere il trascendentale Dhama,
e potremo anche servire in quel luogo.
La Maya-sakti è molto pesante per noi perché siamo
anime davvero minuscole. Ci attrae sempre attraverso la sua illusione.
In un senso questo avviene per la nostra rettificazione, non c'è
dubbio, tuttavia non è una posizione felice per le anime condizionate.
Ad ogni modo otterremo sollievo da questo ambiente se cercheremo di
realizzare qual è la nostra posizione, e che cos'è la
coscienza di Krishna. Se agiamo in questo modo, allora, per la misericordia
di Krishna e il Suo devoto otterremo la forza per uscire dall'ambiente
illusorio e, quando ci proveremo, Krishna ci aiuterà. Questa
assistenza ci viene data attraverso i Suoi devoti.
Ogni cosa viene attraverso il canale appropriato. Qualche volta la misericordia
scende direttamente dal piano superiore, ma normalmente, o generalmente,
viene attraverso il canale stabilito appropriato:
sadhu-sastra-krpaya
yadi krsnonmukha haya
sei jiva nistare, maya tahare chadaya
(Sri
Chaitanya-charitamrta, Madhya-lila 20.120)
La
misericordia del sadhu e di Guru ci porta al livello trascendentale.
Quando riusciremo a essere stabili in quel piano nella nostra posizione,
allora Maya ci lascerà. È necessario cercare di predicare
questo tipo di concezione. Tanto più possediamo questa chiara
visione noi stessi, tanto più dobbiamo distribuirla e darla ad
altri. Ovunque c'è qualche possibilità, dal livello più
basso fino al più elevato; ognuno può cercare di dare
qualcosa di buono agli altri. La meta della nostra vita è la
coscienza di Krishna, la quale viene attraverso il sadhu, Guru
e i Vaisnava. Viene dalla loro misericordia attraverso il sincero servizio
che rendiamo loro.
Siete fortunati di essere connessi con una tale conoscenza. In un modo
o nell'altro, avete fatto qualche esperienza, o ricevuto ispirazione,
ed è per questo che siete venuti qui, e state cercando di accrescere
il vostro spirito di devozione il più possibile. Molti devoti
sono costantemente disturbati da molte cose. Dall'interno di loro stessi
sono soggetti a kama, krodha, lobha, moha,
mada, matsaryya: lussuria, rabbia, avidità, illusione,
follia e gelosia. L'unico modo per essere sollevati da una tale posizione
è stato descritto da Srila Rupa Goswami Prabhu:
vaco
vegam manasah krodha-vegam
jihva-vegam udaropastha-vegam
etan vegan yo visaheta dhirah
sarvvam apimamprthivimsa sisya
(Sri Upadesamrta
È
necessario cercare di controllare queste tendenze all'interno di noi,
e questo è possibile solo attraverso il servizio. Quando lo spirito
dell'eterno servizio a Krishna si rivelerà nel nostro cuore,
allora ogni altra cosa ci lascerà. A quel punto la nostra intenzione
sarà sempre diretta solo verso il servizio per Sri Guru-Vaisnava.
Le scritture dicono sadhu-sanga! Un sadhu è colui
che è un perfetto servitore. È sempre impegnato nel servizio
a Krishna con tutta la sua energia. Colui che non ha desideri per se
stesso o per nessuna altra cosa eccetto che per il servizio a Krishna,
costui è un vero sadhu. Il Sri Chaitanya-charitamrta
dice:
Krishna-bhakta—niskama,
ataeva 'santa'
bhukti-mukti-siddhi-kami—sakali 'asanta'
(Sri Chaitanya-charitamrta, Madhya-lila 19.149)
Asanta
significa quelle persone che sono sempre disturbate dall'ambiente illusorio.
Ad ogni modo, una persona può automaticamente essere liberata
dalle reazioni delle sue cattive attività se riesce a non avere
desiderio per la sua propria causa, ma cerca costantemente di rendere
un servizio soddisfacente al sadhu, a Guru e ai Vaisnava.
Molti tra i nostri amici sono disturbati dalle loro attività
mondane. Ma possono controllarle molto facilmente; il metodo consiste
nel cercare molto intensamente ed esclusivamente di impegnare loro stessi
nel servizio a Guru e ai Vaisnava. Un tale servizio va direttamente
a Krishna. Se provano ad agire in questo modo otterranno sollievo dall'ambiente
illusorio.
Siamo sempre situati tra la piena speranza e l'assenza di speranza!
La speranza viene quando stiamo correggendo noi stessi in linea con
il mondo trascendentale, ma quando siamo scollegati da quel livello,
allora ci troviamo in una situazione priva di speranza. Quindi è
sempre necessario mantenere una connessione con quel livello trascendentale,
e se ci proviamo nella linea del servizio otterremo sollievo molto facilmente.
kama
esa krodha esa, rajoguna-samudbhavah
maha-sano maha-papma, viddhy enam iha vairinam
(Srimad-Bhagavad-gita
3.37)
Ci
sono tre tipi di qualità o modi, influenze della natura (guna)
che giocano sempre all'interno del nostro corpo e della nostra mente:
sattva-guna, rajo-guna e tamo-guna (virtù,
passione e ignoranza). Di questi, qualche volta sattva-guna può
dare un buon risultato nella nostra vita di pratica spirituale, ma la
vera pratica spirituale è fondamentalmente al di là delle
qualità della natura, e quel piano è chiamato nirguna
(trascendentale). Krishna consigliò nella Srimad Bhagavad-gita:
"Cerca sempre di stare nel livello del nirguna, dove queste tre
qualità (sattva-guna, rajo-guna e tamo-guna),
non agiscono".
Sattva-guna ci può dare cose auspiciose e può portare
la nostra mente ad un livello propizio, ma la coscienza di Krishna è
al di là persino di quello. L'attaccamento a Krishna è
necessario. Rupa Goswami Prabhu cita:
krsna-bhakti-rasa-bhavita
matih
kriyatamyadi kuto 'pi labhyate
tatra laulyam api mulyam ekalam
janma-koti-sukrtair na labhyate
Un'intensa
bramosìa è la cosa principale per ottenere quella conoscenza
trascendentale. Quando essa si rivelerà pienamente nel nostro
cuore, automaticamente ogni altro disturbo ci lascerà, proprio
come quando il sole sorge ad oriente, tutta l'oscurità viene
dissipata dalla parte di Terra dove ci troviamo. Per cui è necessario
per noi avere un desiderio intenso per krsna-bhakti.
Possiamo osservare nei Veda molte varietà di pratiche
auspiciose. Il Vedanta, i Purana, le Upanisad ecc...
indicano sempre il piano nirguna e cercano di portarci a quel
livello. Se non riusciamo a posizionarci sul livello del nirguna
non riceveremo il risultato completo. Per cui le nostre attività,
la nostra disposizione, ed ogni cosa che sia viddhi o raga,
dovrebbero essere sempre tali da cercare di portarci a quel livello
più elevato. Ma dobbiamo volerlo, solo allora possiamo
andare lì, altrimenti no.
bhukti-mukti-sprha
yavat
pisaci hrdi vartate
tavad bhakti-sukhasyatra
katham abhyudayo bhavet
Quando
l'attaccamento e l'attrazione per le cose mondane vivono all'interno
del nostro cuore sono chiamati pisaci, streghe. Se le streghe
ci tengono sotto il loro sortilegio, come può Krsna-bhakti
vivere in noi? Srila Rupa Goswami dice che non è possibile.
Tuttavia, se cerchiamo con il nostro migliore spirito di servizio di
ottenere quella posizione, dobbiamo ottenerla. Può accadere subito,
o dopo molto tempo, ma se ci proviamo non possiamo che ottenerla, non
c'è dubbio. Questo tentativo è chiamato sadhana.
Sadhana è 'la via verso la meta'. Generalmente il nostro
sadhana ci guida al livello più elevato, e ci previene
dal cadere al livello più basso.
Sravanam-kirttanam, ecc... è bhakti-sadhana, ma
altri tipi di sadhana esistono sotto la guida di differenti dipartimenti
di conoscenza Vedica come lo yoga-sadhana, il jnana-sadhana,
karmma-sadhana ecc... L'intenzione che è dietro a tutti
questi differenti tipi di pratiche è di portarci ad una posizione
superiore. Ma la posizione più elevata, ed il bisogno di fatto
per il nostro supremo, trascendentale beneficio, è solo bhakti-yoga.
Senza bhakti-yoga, gli altri tipi di sadhana come bhukti
o mukti non possono darci il risultato appropriato. Per cui,
se cerchiamo di praticare sravanam, kirttanam, smaranam,
vandanam ecc... (i nove tipi di bhakti-sadhana sotto la
guida di un vero sadhu), riceveremo il risultato appropriato.
Questo navadha-bhakti-pitha è Nabadwip-Dhama. Ciascuna
delle nove isole di Nabadwip ci dà qualche speciale facilitazione
nella nostra pratica. Questo posto, Koladwip, è chiamato pada-sevana
ksetra, il luogo dove possiamo avere una connessione diretta con
Krishna attraverso l'adorazione dei Suoi piedi di loto. Ma se davvero
vogliamo questo, allora dovremmo sinceramente cercare di ottenerlo attraverso
un esperto; in questo modo possiamo avere facilmente la Sua connessione.
Nelle Scritture possiamo vedere che il devoto di Krishna cerca sempre
di soddisfare i devoti. Quella posizione è in assoluto la più
elevata, ma attualmente stiamo vivendo in un'altra posizione, che è
mano-jagat, che significa il mondo mentale; e quel mondo mentale
è maturato da Maya-jagat, l'ambiente illusorio. Per prima
cosa dobbiamo cercare di disconnettere noi stessi dal mondo mentale,
ed arrenderci completamente a Krishna. Quindi riceveremo il Suo aiuto.
krsna
yadi krpa kare kona bhagyavane
guru-antaryami-rupe sikhaya apane
Da
Krishna viene l'ispirazione di ottenere il mondo trascendentale. Egli
invierà un sadhu, un Guru, un Vaisnava, ed attraverso
di lui riceveremo un po' di luce e forza, e con il suo aiuto facilmente
saremo in grado di praticare vita spirituale e raggiungere la nostra
destinazione.
Non c'è dubbio che tutti voi qui presenti siete fortunati di
avere una connessione con il mondo trascendentale e di avere un forte
desiderio. Se così non fosse perché sareste venuti? Dovete
cercare di raggiungere quel piano trascendentale attraverso il vostro
spirito di servizio, e lo otterrete molto facilmente se ci provate nel
modo appropriato. Il modo appropriato è soddisfare Guru e i Vaisnava.
Quando Srila Guru Maharaj fondò la Sri Chaitanya Saraswat Math
voleva semplicemente un posto per praticare vita devozionale con solo
pochi seguaci. Ma ora è cresciuta grandemente, e giorno per giorno,
per aiutare altri, sta diventando ancora più grande. Ma la linea
di Srila Guru Maharaj è una linea devozionale davvero esclusiva.
Se vogliamo servire esclusivamente Srila Guru Maharaj senza avere occhi
per altro saremo affrancati da tutte le difficoltà. Dobbiamo
cercare di servire Gurudeva molto attentamente, perché solo allora
otterremo quell'opportunità, altrimenti saremo imbrogliati. Srila
Guru Maharaj aveva un cuore davvero semplice. Non voleva imbrogliare
nessuno, ed è per questo che non creò molte complicazioni.
Nella sua vita egli mostrò solo Krishna e Krsna-bhakti.
Anche noi stiamo cercando di procedere nella linea della sua visione,
ma se la sua misericordia non agirà dentro di noi, non otterremo
nulla di tutto ciò. Per cui, in modo esclusivo, dobbiamo cercare
di soddisfare Srila Guru Maharaj. Allora lui sarà davvero felice.
Sotto la guida della nostra mente possiamo provare a fare molte cose,
ma quella non è vera bhakti. La nostra mente va sempre
di qui e di là. La mente volubile e folle può fare qualsiasi
cosa, ma da ciò non sempre risulterà un buon risultato.
Se facciamo cose buone, allora riceveremo un buon risultato, altrimenti,
se agiamo in malo modo, riceveremo un cattivo risultato; questa è
la nostra posizione. Verremo affrancati dall'ambiente illusorio solamente
se in modo esclusivo cerchiamo di seguire il nostro Gurudeva.
Molte persone possono dire molte cose, e anche gli sastra sono
talmente vasti! Non c'è dubbio che tutte le Scritture siano colme
di conoscenza, ma sono così vaste che non possiamo scoprire da
lì che cosa è buono per noi. Ma il sadhu, Guru
e i Vaisnava cercano semplicemente di soddisfare Krishna, e se li seguiamo,
molto facilmente otterremo il pieno risultato di tutti i consigli scritturali.
Quindi dovremmo cercare di procedere in modo semplice. Anche Mahaprabhu
ci ha istruito dicendo che non è necessario fare molte cose:
solo cantare Hare Krishna, impegnarsi in Vaisnava-seva e fare
Prasada-seva:
sadhu-sanga,
nama-kirttana, bhagavat-sravana
mathura-vasa, sri-murttira sraddhaya sevana
sakala-sadhana-srestha ei panca anga
krsna-prema janmaya ei pancera alpa sanga
(Sri Chaitanya-charitamrta, Madhya-lila
22.128-129)
Cerca
di soddisfare i servitori di Krishna e otterrai facilmente il risultato,
Krsna-prema, attraverso di loro. Questo sentiero è molto
semplice: canta il Mahamantra Hare Krishna ed impegnati nel Vaisnava-seva.
Non guardare a destra e a manca, ma presta la tua attenzione solo al
servizio di Gurudeva e dei Vaisnava, e ciò ti sarà d'aiuto.
Devoto: In Occidente, una delle domande più comuni che
i devoti chiedono è in che modo possono avere un servizio che
li connetta. Che servizio possono fare? Noi diciamo loro che possono
aiutare la Math (la Missione) in vari modi e servire con qualche donazione
ed in questo modo impegnare loro stessi in collegamento con la Math
centrale. Ma specialmente in Occidente, la vita è frenetica e
c'è sempre la possibilità di un completo assorbimento
in Maya: ci sono i giornali, la televisione, la radio ecc... I devoti
hanno il loro lavoro, la famiglia e così tante cose. Per cui
desiderano sapere come possono sentire che hanno una connessione costante
di seva, qualche collegamento con la bhakti che continui
ogni giorno. Cosa possono fare oltre che aiutare la Math centrale?
Srila Bhakti Sundar Govinda Dev-Goswami Maharaj: Penso che lo
sappiano meglio di me, cioè lo stanno facendo, stanno cercando
di servire! Tuttavia è vero: in che modo si sentiranno collegati?
In che modo serviranno? E qual è quel servizio?
È necessario in primo luogo arrendersi a Sri Guru e ai Vaisnava,
quindi seguire le loro direttive. Il servizio è : "Quello che
mi consigliano di fare, farò". E che cosa è necessario
per la soddisfazione di Gurudeva? Gurudeva dà sempre istruzioni
al discepolo e se il discepolo cerca di servire il Guru in accordo a
queste istruzioni riceverà il risultato desiderato. Se il mio
Guru dovesse dire: "Predica di villaggio in villaggio", ed io vado di
villaggio in villaggio, quello sarà il mio servizio. Se Guru
dice: "Cerca di fare un centro qui per predicare la coscienza di Krishna"
ed io cerco di farlo con la mia anima e il mio cuore, quella sarà
la mia pratica spirituale. Ogni cosa dipende dalla soddisfazione di
Guru.
Allo stesso modo, dove il Guru non è presente, ma sono presenti
altri Vaisnava, anche il servizio ai Vaisnava andrà a Gurudeva,
ed egli sarà compiaciuto da ciò. Ma il Guru deve essere
perfetto, altrimenti il risultato non emergerà perfettamente.
Quindi, quando i devoti lavorano nel loro paese, dovrebbero cercare
di seguire le istruzioni di Guru. Cercheranno, all'interno della situazione
in cui si trovano, di fare più che possono per la soddisfazione
di Guru e dei Vaisnava. Altrimenti che cosa possono fare?
Tutti, in ogni luogo, spendono la loro vita mangiando, dormendo, divertendosi,
avendo paura e proteggendo loro stessi, e quindi muoiono; nascendo e
morendo. Ma quella non è vera vita.
La vera vita consiste nel fare qualcosa che abbia un valore eterno.
Chiunque riesca a fare qualcosa in connessione con il mondo eterno,
riceverà un risultato eterno. Quella connessione viene attraverso
la conoscenza trascendentale, la coscienza e l'attività; per
cui non abbiamo altra via che seguire le istruzioni di Guru.
Se penso che la vita eterna sia buona, e la voglio, devo seguire il
mio istruttore. Se egli è un devoto perfetto, ciò che
egli dirà sarà buono per me; altrimenti, se il mio istruttore
non è perfetto, anche il risultato può non essere buono.
Per cui, Oriente o Occidente, Nord o Sud, ovunque è necessario
seguire Gurudeva il più perfettamente possibile. 'Seguire' significa
che il suo ordine è sufficiente per me: "Fai questo, e sarai
soddisfatto". Ma una forte fede è necessaria, altrimenti non
sarà possibile seguire in modo perfetto.
Ogni cosa è connessa con la fede. Guru è connesso con
il piano della fede, e quando darà quella connessione al suo
discepolo, anche quella è all'interno del piano della fede. Altrimenti,
così tante cose possono dare un risultato auspicioso ed una futura
nascita pia, ma la bhakti non è di quella natura.
bhaktis
tu bhagavat-bhaktah sangena parijayate
La
bhakti crescerà con l'attività dell'atma,
per cui ora la nostra attività consisterà nel seguire
la vita da praticante.
Srila Swami Maharaj (Srila A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada) disse:
"Prima canta il Mahamantra senza contare i giri; quindi conta
sui grani del rosario, e poi prendi l'Harinama. Prima di prendere
l'Harinama devi praticare per sei mesi o un anno". Ma in realtà
non è questa la vera posizione del praticante. Il processo reale
è quando ricevi il mala (il rosario) da un Guru perfetto,
perché da lì riceverai la potenza del mantra (il
Mahamantra), ed il suo ordine ti darà la forza di cantare.
Se ti impegni attentamente nel canto, otterrai un buon risultato. Ma
quando Swami Prabhupada voleva consigliare la massa in generale a cantare,
ma questa non sapeva nulla, al punto che nessuno aveva persino mai sentito
'Hare Krishna' prima, cosa poteva fare? Era necessario che prima praticassero
in qualche modo.
Quando un bambino per la prima volta cerca di scrivere qualcosa, fà
semplicemente un segno o una linea, quindi gradualmente affina il controllo
della sua mano e presto possiamo vedere una 'A' o una 'B' prendere la
giusta forma. Srila Swami Maharaj cercò di incoraggiare gli Occidentali
in questo modo, e senza dubbio è un tipo di processo. Dipende
dallo spirito dei praticanti, e se otterranno qualche chiara sensazione
immediatamente cercheranno di cantare il Mahamantra perfettamente,
e in quel momento l'aiuto arriverà dal piano superiore: Krishna
verrà ad aiutarli nella forma di Guru.
Quindi, per colui che è molto attivo e cerca sempre di essere
impegnato, le istruzioni del Guru gli daranno del lavoro, ed attraverso
quel lavoro la sua inclinazione a praticare aumenterà e il suo
bhakti-yoga si svilupperà. Quel lavoro può situarsi
immediatamente sotto la categoria di bhakti-yoga. Se una persona
pratica appropriatamente, e se brama interiormente per quello, quel
lavoro può essere trasformato immediatamente in bhakti.
Ogni cosa dipende dall'inclinazione del devoto. Qualcuno può
dedicarsi alla colletta, qualcun'altro cucinare, un altro pulire, ma
se sarà karmma o bhakti dipende dallo spirito individuale.
Chi seguirà le istruzioni del proprio Guru con uno spirito di
resa starà praticando bhakti, altrimenti starà
praticando attività pie (karmma). Chiunque seguirà
le istruzioni delle Scritture e del Guru riceverà sempre un buon
risultato, ma quello non sarà necessariamente bhakti.
È per tutti una grande difficoltà se non si è coscienti
delle proprie intenzioni. Srila Guru Maharaj enfatizzava sempre la parola
'coscienza'; ogni cosa vive con coscienza, con consapevolezza.
Il risultato dipende dalla posizione mentale del devoto. Per cui prima
deve cercare di pulire il suo cuore. Krishna dice nella Bhagavad-gita:
yat
karosi yad asnasi, yaj juhosi dadasi yat
yat tapasyasi kaunteya, tat kurusva mad arpanam
Krishna
ha chiarito tutto per noi e ci ha indicato una via molto semplice: "Ogni
cosa tu faccia, ed ogni cosa tu voglia fare (che sia mangiare, sacrificare,
o andare in qualche luogo ecc...) connettila con Me, allora sarà
bhakti". Per primo è necessario definire qual è il
nostro bisogno, e qual è il processo attraverso il quale possiamo
soddisfarlo. Se abbiamo bisogno di bhakti-yoga per Krishna, e
non vogliamo stare all'interno dell'ambiente illusorio, se sentiamo
la necessità di andare nel mondo trascendentale (la nostra propria
casa), allora dobbiamo cercare di ottenerlo con tutto il cuore. Cercheremo
di trovare il posto dove tutto ciò è reperibile e con
tutto il cuore cercheremo di seguire le istruzioni che riceveremo lì.
Questa è la cosa più importante per tutti, ma le circostanze
ci possono condurre in varie direzioni e in molti posti. Dobbiamo cercare
di procedere con fermezza all'interno del nostro binario e non permettere
a noi stessi di uscirne. Questo è ciò di cui necessitiamo.
Devoto: Maharaj, ho una domanda. Quando Srila Prabhupada lasciò
questo mondo, molti dei suoi discepoli, in nome di una esclusiva dedizione
a lui, continuarono con il loro servizio devozionale, ma fecero molti
sbagli e talvolta il loro servizio andò in una direzione sbagliata.
Più tardi anche molte altre persone, nel nome di una esclusiva
devozione per Srila Guru Maharaj, fecero molti sbagli e le loro azioni
andarono nella direzione sbagliata. Per questo vorrei sapere da voi,
che cosa significa servire il devoto uttama-adhikari? Perché
queste persone fecero tali sbagli, e come possiamo comprendere appropriatamente
la corretta posizione?
Srila Govinda Maharaj: Proviene in qualche modo dalla fortuna
che una persona possiede. Colui che ha buona fortuna non lascerà
il suo binario. Cercherà di seguire ciò che ha ricevuto
dal suo Gurudeva, e il suo comportamento sarà sempre all'interno
del binario appropriato.
La tua domanda è buona per tutti: dopo che Srila Swami Maharaj
se ne è andato, perché qualche suo devoto è uscito
dal binario? Anche dopo che se ne è andato Srila Guru Maharaj
qualcuno sta uscendo dal binario. Ma perché?
Dipende dai loro sukrti, dalla loro fortuna spirituale. Li abbiamo
visti servire Srila Swami Maharaj o Srila Guru Maharaj, ma in realtà
non hanno ottenuto la giusta via, la vera connessione di servizio. Però
a quel tempo, per l'influenza di Srila Guru Maharaj e Srila Swami Maharaj
quella deficienza era coperta. I discepoli svolsero molte attività
entusiasticamente ma in realtà non sapevano che cosa fosse il
servizio devozionale. Quando Gurudeva scomparse, anche la sua influenza
nel coprire la manchevolezza nei discepoli si distaccò con lui.
In quel momento qualche devoto tornò alla propria sottile posizione
precedente, e divenne confuso. Alla fine dipende dal loro proprio karmma,
dalla loro buona fortuna, e anche dalla qualità con cui praticano
la loro vita spirituale; queste tre cose contribuiscono al conseguimento
di un buon risultato.
È necessario per i devoti sapere chiaramente che cosa vogliono
praticare; in questo modo non andranno fuori dal binario. Per fare ciò
è anche necessaria la loro buona fortuna e buone attività,
altrimenti non raggiungeranno il goal. Dobbiamo essere in grado di riconoscere
le cose per come sono. È un dato di fatto che persino quando
Krishna era presente, non tutti poterono capire che Lui era la Suprema
Personalità di Dio. Sisupala e Dantavakra ebbero l'opportunità
di essere con Krishna ma non poterono capire chi Egli fosse. Molti videro
Krishna sul campo di battaglia a Kuruksetra, ma non capirono che Krishna
è la Suprema Personalità di Dio. Per cui un po' di fortuna
(sukrti) deve lavorare dietro il 'vedere'.
Dopo che Srila Swami Maharaj se ne andò, l'ambiente illusorio
venne con più forza. Anche al tempo in cui Krishna se ne andò
da questo mondo materiale l'ambiente illusorio asserì se stesso
più fortemente. Quandunque una grande anima scompare, l'ambiente
illusorio provoca qualche disturbo, e cerca di afferrare e conquistare
il cuore dei devoti deboli, e non solo, ma anche dei grandi lavoratori.
Cercherà di conquistarli. Ma coloro che sono totalmente arresi
al loro Guru non verranno catturati da quell'illusione, ed anche coloro
che sono buoni seguaci non cadranno in quell'illusione. Coloro che non
sono ben assestati all'interno del binario lasceranno molto facilmente
la loro posizione, e questo è ciò che, a diversi livelli,
è accaduto. Possiamo vivere con un sadhu ed avere la sua
associazione, ma è possibile che non otteniamo la reale sadhu-sanga
(associazione) semplicemente vivendo con lui. Delle pulci possono vivere
nel letto di un sadhu, i pidocchi possono esseregli così
vicini da vivere nei suoi capelli e nutrirsi del suo sangue, ma non
sono impegnati in sadhu-sanga! Così, le anime sfortunate
lasciano il binario. Altrimenti il vero sentiero è molto semplice.
Un'istruzione che Srila Guru Maharaj era solito darmi quando inizialmente
arrivai da lui era: "Seguirai ciò che io ti indicherò
di fare, e non seguirai ciò che la tua mente ti dirà".
Ma io pensai: "La mia mente non mi dà sempre cattivi consigli,
qualche volta me ne dà di buoni". Ma Srila Guru Maharaj mi disse
di non seguire nemmeno ciò che pensavo essere un buon suggerimento
della mia mente. "Questo significa che devi dipendere completamente
da me. Il mio bisogno è che tu dipenda completamente da me".
Srila Guru Maharaj disse in questo modo: "Che cosa ti dice la tua mente?
Tu pensi che qualche volta ti dia buoni consigli e qualche volta cattivi
consigli. Ma tu non devi seguire neppure quelli che sono apparentemente
buoni consigli. Se ti associ con la tua mente, dovrai dargli qualcosa
in cambio, per cui non è necessario che ti associ con la tua
mente. Piuttosto prendi con te le mie istruzioni".
È un'istruzione molto semplice, ma non riusciamo sempre a seguirla,
perciò abbiamo qualche difficoltà. Quando dimentichiamo
l'ordine di Srila Guru Maharaj incontriamo molti problemi. Dietro di
questo, due cose agiscono: una è la fortuna, e l'altra è
la nostra attività. La buona fortuna è una cosa necessaria,
e viene attraverso il seva. La buona fortuna cresce attraverso
il servizio, il seva. Colui che può fare vero seva
riceverà un buon risultato. Invece, colui che fà 'seva'
ma sta sempre pensando al suo proprio interesse è ignorato dalla
bhakti, e la bhakti non andrà da lui. Costui può
vivere per un lungo tempo e stare per molti anni nella Missione Gaudiya,
ma può non ottenere quella bhakti.
Ci sono molti esempi non solo nella Missione Gaudiya, ma tali disturbi
si possono vedere ovunque nella storia. Sono presenti nel Cristianesimo,
nel Mohameddanesimo ecc..; e nell'Induismo ci sono molte branchie: Sri
Ramanuja, Sankaracharyya ecc...
C'è una famosa storia di come un giorno i discepoli sannyasi
di Ramanujacharyya litigarono per qualcosa che appariva molto grande,
ma in realtà era molto piccola. Era una questione insignificante,
ma loro litigarono furiosamente. Qualcuno aveva spostato i vestiti che
i sannyasi dovevano indossare. Uno di loro ne fu molto disturbato
e la disputa cominciò. Allora Ramanuja mostrò attraverso
l'esempio di devoto grhastha come una persona dovrebbe servire
il suo Guru. Nelle scritture possiamo vedere questo e molti altri esempi.
Anche Sankaracharyya mostrò un simile esempio.
In realtà, il nostro percorso spirituale dipende dalla limpidezza
della coscienza. Colui che riceve una chiara coscienza dal suo Guru
non lascerà il binario; altrimenti chiunque ha qualche possibilità
di deviare.
È necessario stare all'interno dell'appropriata linea di conoscenza.
Dobbiamo avere la convinzione: "Seguiremo il nostro Guru ciecamente".
Abbiamo sentito dire da molte parti: "Ciò che il nostro Guru
ha dato è sufficiente; non è necessario prendere consigli
da altri". E questo è per la maggior parte molto vero. Se non
ho una grande idea, e non ho un'ampia, vasta visione, allora devo seguire
il mio Gurudeva in modo molto semplice. Qualche volta questo funzionerà
molto bene, ma non è sempre vero, perché se un Guru dice
una cosa, o dà un'istruzione, non c'è dubbio che se ci
sono cinque discepoli, ognuno di loro la interpreterà in un modo
leggermente diverso. Ciascuna delle loro menti giocherà con quell'idea
in una maniera leggermente differente, per cui la interpreteranno in
cinque diversi modi. Forse all'inizio le idee non non erano molto differenti
l'una dall'altra, ma qualunque piccola differenza potesse esistere diventerà
più prominente nel momento in cui discenderà attraverso
tre o quattro generazioni. A quel punto l'idea può essere diventata
persino completamente separata dalla concezione data da Sri Gurudeva.
Lo Srimad-Bhagavatam ha menzionato:
evam
prakrti-vaicitryat bhidyante matayo-nrnam
paramparyyena kesancit pasanda-matayo pare
Srila
Guru Maharaj ha dato un esempio estremamente buono per spiegare questo:
tesi, antitesi e sintesi. Quando Gurudeva dà qualche conoscenza,
quella è la tesi, ma quando quella conoscenza è fuoriuscita
da Gurudeva, da qualche altro quartiere deve anche essere uscita un'antitesi.
Con la tesi, anche l'antitesi crescerà, parallelamente. E la
sintesi sopraggiunge quando entrambe vengono armonizzate. La sintesi
quindi si stabilisce come tesi, ed ancora un'antitesi crescerà
ad opporsi. In questo modo, se cinque discepoli ascoltano da un Guru,
cinque tipi di idee nasceranno. Anche le loro idee dipendono dai loro
sukrti. Se non fuoriescono dal binario, possiamo dire che hanno
buoni sukrti, e quei sukrti vengono attraverso il loro
servizio. Per questo Srila Guru Maharaj disse: "Seguirai quelle che
sono le mie istruzioni e non seguirai quello che ti dirà la tua
mente!"
Era per questa ragione che Srila Guru Maharaj ci raccomandava di non
leggere molte cose. Anche Srila Bhaktivinoda Thakura scoraggiava la
troppa lettura. Inoltre, specialmente per coloro che sono nella Math,
non avanza tempo per leggere. Il nostro tempo è tutto per il
servizio. Non rimane tempo nelle nostre mani, per cui come potremo cercare
di ottenere 'altra conoscenza', e come potremmo spendere il nostro tempo
per raccogliere quella conoscenza?
Qualcuno sta studiando il Sanscrito, qualcun altro il Bengali, qualcun
altro l'inglese, e così spendendo tempo. Mostrano un assegno
post-datato che dice: "Dopo aver ottenuto quella conoscenza servirò!"
Ma prima di quello è possibile che tu muoia, per cui perché
non ragioni in questo senso? Quindi Srila Guru Maharaj non ci diede
l'opportunità di studiare.
All'inizio Srila Guru Maharaj mi diede questa chance perché non
ero qualificato. Srila Guru Maharaj mi diede qualche opportunità
di studiare, ma quando ricevetti un po' di conoscenza appropriata, Srila
Guru Maharaj disse che era sufficiente: "Non è necessario leggere
di più, ora fai seva".
Abbiamo cercato di fare seva il più possibile, anima e
cuore, ed abbiamo visto che gradualmente ogni cosa si rivela nel nostro
cuore. Non cerchiamo di raccogliere conoscenza dalle Scritture. Ho letto
la Sri Brahma-samhita solo pochi anni fa, ma sono entrato a far
parte della missione oltre quarantacinque anni fa! Fu proprio durante
gli ultimi giorni di Srila Guru Maharaj che lessi la Brahma-samhita.
Un giorno chiesi a Srila Guru Maharaj: Maharaj, in che modo l'anima-jiva
fuoriesce dalla tatastha-sakti?" Avevo sentito la risposta molte
volte, ma non ero riuscito ad afferrarla, per cui interrogai ancora
Srila Guru Maharaj: "In che modo avvengono la creazione del mondo e
la creazione delle jiva, Maharaj? Per favore, spiegamelo ancora".
Srila Guru Maharaj disse: "Oh-oh, non hai letto la Brahma-samhita?"
Io risposi: "No, Guru Maharaj, non l'ho letta". Conoscevo molti sloka
della Brahma-samhita, avendoli ascoltati da Srila Guru Maharaj,
ma non avevo letto il libro. Quindi Srila Guru Maharaj disse: "Leggilo
e troverai la risposta alla tua domanda spiegata molto chiaramente nella
prima sezione". E anche lui mi diede una breve spiegazione.
La domanda era molto difficile. L'anima, la jiva, è trascendentale,
ma la Maya-sakti produce cose materiali. La sua attività
è sempre all'interno del mondo materiale, ma la jiva è
trascendentale, e Krishna è trascendentale. Per cui in che modo
possono il trascendentale e il materiale combinarsi insieme e produrre
la creazione? Questa era la domanda. Ma Srila Guru Maharaj rispose con
questo sloka: tal-lingam bhagavan sambhuh. Krishna getta
il Suo sguardo, e la prakrti viene impregnata: mayadhaksena
prakrtih, suyate sa-caracaram (Bg. 9.10). E nella posizione intermedia,
quel 'gettare' è effettuato da Sambhu. Quella è la sua
posizione.
Srila Guru Maharaj mi diede l'istruzione: "Leggi la Brahma-samhita,
sarai in grado di vedere ogni cosa spiegata lì"; e quando lessi
la Brahma-samhita fui sorpreso di vedere: "Oh, tutta la conoscenza
è all'interno di questo libro, ma non l'avevo letto prima. L'intera
conoscenza che Srila Guru Maharaj ci sta dando, ogni cosa, è
contenuta qui". Quindi mi venne l'idea che dovremmo cercare di pubblicare
questa Sri Brahma-samhita e distribuirla a tutti.
In verità, Srila Guru Maharaj enfatizzò il servizio per
Guru e per i Vaisnava, e per la loro misericordia quella conoscenza
si rivelerà nel nostro cuore. Possiamo dire che ora conosciamo
qualcosa del mondo trascendentale. 'Conoscere' significa 'sentire'.
Possiamo dire che sentiamo qualcosa, e seguendo il procedimento anche
tu sentirai queste cose.
Credo che ognuno abbia delle sensazioni, altrimenti non potrebbero arrivare
in questa linea, specialmente alla Math di Srila Guru Maharaj. I devoti
provano qualcosa, ma forse non possono sempre avvertirlo chiaramente.
A tutti voi talvolta vengono queste sensazioni, altrimenti non sarebbe
possibile rimanere in questo binario devozionale. Ma la cosa principale
nell'insegnamento di Srila Guru Maharaj è servire i Vaisnava,
e seguire il tuo Guru; in questo modo otterrai ogni cosa.
Molti discepoli di Srila Swami Maharaj vivevano all'interno della sua
Missione. Quando arrivarono nella linea di Sriman Mahaprabhu furono
molto fortunati, non c'è dubbio. Ma più tardi le loro
azioni causarono loro molti fastidi. Talvolta non sapevano come stavano
le cose e talvolta non ricevettero le linee guida direttamente dal loro
Guru. Avevano sentito delle cose, ma non altre, per cui persero il giusto
temperamento devozionale, e ciò che stavano facendo cominciò
ad andare sul conto del karmma, ma non su quello del seva.
Fu così che pensarono: "Siamo soddisfatti. Questa è conoscenza
trascendentale!" Facilmente qualcuno di loro fu imbrogliato da Maya.
Colui che pensa sempre: "Lì esiste più di questo, ed ho
bisogno di quello", e prova sempre a cercarlo e tenta di ottenerlo:
una tale persona non sarà imbrogliata.
Al tempo di Srila Swami Maharaj ogni cosa andava avanti sotto la sua
influenza, e a quel tempo pochi poterono capire quale fosse la loro
reale posizione. Egli disse: "Io sono l'ISKCON; seguite me", e loro
cercarono di seguirlo, ma non sapevano quale parte dovevano seguire,
questa parte o quell'altra! Come la sua Missione si ingrandì,
lo spirito di servizio dei devoti non sempre rimase stabile. Fu una
grande difficoltà per molti di loro. Qualche volta erano molto
tristi, qualche volta molto entusiasti... molti stadi sono presenti.
I differenti stadi attraverso i quali passa un devoto sono dati nelle
Scritture: utsahamayi, ghanatarala, byurabikalpa,
niyamaksama, tarangarangini.
All'inizio i praticanti avvertono molto entusiasmo e fanno molti tipi
di servizio, ma più tardi il loro spirito di servizio si appiattisce.
Quindi qualche onda può venire nella loro mente e a causa di
quest'onda sorge qualche sospetto. Dopo di ciò avviene un collegamento
con il piano del godimento materiale e, parallelamente, una connessione
con il mondo trascendentale. Quindi divengono confusi. Oltrepassando
quello stadio si incontra prima nistha, fermezza, e quindi arriva
ruci, il gusto, ed ottengono più forza. A quello stadio
tutti gli impedimenti se ne vanno dietro di loro e possono procedere
fermamente. Questi stadi di devozione sono spiegati nelle Scritture.
Per cui possiamo pensare, o vedere dal di fuori, che qualcuno sta facendo
seva, servizio, ma non è sempre reale servizio. Seva dà
più seva, per cui perché non arriva più
servizio? Osservando i sintomi, possiamo dire che qualcuno non stava
in realtà facendo seva, e quindi dopo la scomparsa di
Srila Swami Maharaj e Srila Guru Maharaj andarono incontro a qualche
difficoltà.
Dobbiamo quindi essere coscienti di quella che è la nostra posizione
e il nostro servizio, in questo modo non verremo deviati dalla nostra
posizione. Ma persino se sopraggiunge qualche deviazione, se siamo sinceri
possiamo emergere anche da quella posizione.
bhumau
skhalita-padanam, bhumir evavalambanam
tvayi jataparadhanam, tvam eva saranam prabho
Quando
un bambino cerca di camminare, qualche volta cade per terra, ma aiutandosi
con la terra stessa, ci prova ancora, e dopo pochi giorni può
camminare molto facilmente. E non solo, ma dopo che sarà cresciuto
sarà capace di correre molto velocemente. Ottiene tutto; ma prima
deve provare, altrimenti non otterrà nulla.
Fino a quando viviamo in questo corpo, ovunque c'è la possibilità
di deviare. La deviazione non verrà ad attaccarci se non ascoltiamo
le esigenze del nostro corpo mentale e fisico. Altrimenti, deviare è
possibile per tutti.
traduzione
in italiano e trascrizione a cura
di Krishna Kanta devi dasi
Sri
Chaitanya Saraswat Math
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