TERZO CAPITOLO

SULLA VIA PER SRI VRNDAVANA-DHAMA

Un discorso tenuto da Sua Divina Grazia
Srila Bhakti Sundar Govinda Dev-Goswami Maharaj

Quando Mahaprabhu ascoltava il nome 'Vrindavana', entrava in estasi a causa di Bhava, Prema, e perdeva i Suoi sensi a causa dell'Amore Divino. Nel descrivere il Suo viaggio a Vrindavana, Srila Krishna Dasa Kaviraj Goswami disse: "Non posso nemmeno esprimere il suo stato d'animo".
Quando Mahaprabhu era a Puri-Dhama durande il periodo del Rathayatra del Signore Jagannath, Svarupa Damodara cantava e il Signore danzava in estasi. Lo stesso Mahaprabhu non cantava molto, ma Svarupa Damodara cantava e il Signore danzava.
Per un certo verso Vrindavana è un luogo molto difficile. Sia nell'andare, che nel partire, o nel muoversi lì, o viverci, tutti devono fare molta attenzione. Quando Jagadananda Prabhu voleva andare a Vrindavana, Mahaprabhu gli diede quattro istruzioni:

sighra asiha, tahan na rahiha cira-kala
govarddhane na cadiha dekhite'gopala'
(Sri Chaitanya-charitamrta, Antya-lila, 13.38)

"Se vuoi andare a Vrindavana, puoi andare, ma non stare troppo a lungo. Non salire sulla collina Govarddhana nemmeno per vedere la Divinità, Gopala, e stai sempre con Rupa e Sanatana. Segui la loro guida e non lasciare la loro associazione". Queste furono tre delle Sue direttive e la quarta fu: "Non imitare i Vrajabasi".
Jagadananda Prabhu era un buon amico di Mahaprabhu ed è considerato essere l'incarnazione di Satyabhama. Era estremamente attaccato a Mahaprabhu e qualche volta mostrava il suo affetto in un modo inusuale. Mahaprabhu gli diede istruzione: "Non imitare o associarti intimamente con i Vrajabasi".
Jagadananda sapeva tutto riguardo le regole e i regolamenti da seguire per vivere nel Sacro Dhama, ma Mahaprabhu Si atteggiò come se pensasse che egli non fosse così qualificato. Perciò diede qualche istruzione: "Jagadananda vuole andare a Vrindavana da solo, ma penso che non sia una buona cosa". In questo modo Egli lo fermò molte volte.
Alla fine Jagadananda era molto triste nel vedere lo spirito da rinunciato di Mahaprabhu. Non poteva tollerarlo, per cui non voleva stare sempre con Mahaprabhu. Voleva invece andare a Vrindavana. Fu allora che Mahaprabhu gli diede queste quattro direttive e gli diede il permesso di andare: "Puoi andare, ma non stare troppo a lungo perché ovunque Maya, l'illusione, opera. Maya copre ogni cosa in questo mondo materiale. Può essere Vrindavana, Nabadwip o Puri, ma ovunque esiste qualche coperta di Maya, e se tu stai troppo a lungo in tali posti puoi essere attratto dall'opera di Maya e così fare delle offese al Dhama".
Srila Bhaktivinoda Thakura, nel suo libro Sri Nabadwip bhavataranga dice: jadamaya bhumi jala dravya yata ara. Quello che noi vediamo a Nabadwip-Dhama è tutto jada, mondano. Ma dentro quella forma mondana, quando Maya rimuoverà misericordiosamente la coperta, vedremo la reale forma del Dhama.
Persino vedere il lato esterno del Dhama è benefico, ma se commettiamo aparadha, offese, è dannoso per la nostra vita spirituale. E se non possiamo vedere nel modo appropriato il vero, trascendentale Dhama, per lo meno dovremmo cercare di non vedere l'opposto, cioè di vederlo solo come mondano.
Quando Mahaprabhu sperimentò Mahabhava per sette giorni, nella casa di Srivasa Pandita, diversi devoti Lo videro con diverse Forme. I devoti di Ramachandra videro Mahaprabhu come Ramachandra, i devoti di Visnu Lo videro come Visnu; altri Lo videro nella forma di Nrsimhadeva, ed altri ancora Lo videro come diverse incarnazioni di Visnu.
In quell'adunanza Mahaprabhu pose delle restrizioni a Mukunda Prabhu: "Non ti darò il darsan.
Mukunda rimase fuori dalla casa, piangente. Vedendolo piangere, i devoti lo riferirono a Mahaprabhu: "Mukunda è molto triste e vuole porre fine alla sua vita gettandosi nel Fiume Gange. Non vuole mantenere il suo corpo se non può vedere la Tua Forma. Piange continuamente qui fuori".
Mukunda mandò un messaggio attraverso i devoti chiedendo a Mahaprabhu: "Quando vedrò la Tua Forma?"
Mahaprabhu rispose: "Dopo dieci milioni di nascite Mi potrai vedere".
Ascoltando questo, Mukunda si rallegrò e cominciò a danzare fuori dall'entrata: "Oh, dopo dieci milioni di nascite vedrò ancora Mahaprabhu! Allora non ho problemi. Posso tollerare dieci milioni di nascite per avere ancora il Suo darsan".
Nell'ascoltare ciò Mahaprabhu fu molto felice e disse: "Ora ha già attraversato dieci milioni di nascite e può vederMi, può venire immediatamente".
Quindi i devoti chiamarono Mukunda: "Oh, Mukunda, vieni, Mahaprabhu ti sta chiamando!"
Ma Mukunda disse: "Mahaprabhu ha detto: 'dopo dieci milioni di nascite', per cui come posso andare lì ora? Se vado ora non sarò in grado di vedere la vera Forma di Mahaprabhu. Solo dopo dieci milioni di nascite sarò in grado di vedere, ma non ora. Se Lo 'vedo' adesso, non sarà davvero 'vedere', sarà illusione. Per cui perché dovrei andare? Non voglio andare lì ora".
È necessaria una visione reale, e quella è la cosa principale. Altrimenti vedere le Divinità, il Dhama o qualunque altra cosa è solo un esercizio per gli occhi; non è un'effettiva visione (darsan) e non otterremo il reale beneficio da quello. Ma Mahaprabhu disse: "Ora le sue dieci milioni di nascite sono passate, e può venire a vederMi".
Mukunda castigò molto se stesso perché a causa dello sbaglio che aveva commesso aveva indotto Mahaprabhu a rifiutargli inizialmente l'ingresso. Ma in seguito Mahaprabhu gli mostrò la Sua vera Forma.
Il punto principale è che senza devozione e conoscenza trascendentale non possiamo vedere né il reale Vrindavana-Dhama, né il reale Nama, Rupa, Guna e Lila (Nome, Forma, Qualità e Divertimenti) del Signore. Tutti questi sono trascendentali, perciò non possiamo vederli con i nostri occhi mondani. Questo è il punto fondamentale.
Lo stesso è vero sia che andiamo a Vrindavana sia che stiamo a Nabadwip. Tuttavia questi posti sono Sacri Dhama ed emanano cose propizie. Possiamo avere una goccia di quello se vi stiamo senza offese. In quel modo possiamo toccare la luminescenza di quel jyoti, di quell'effulgenza. Il Dhama è coperto dall'illusione, tuttavia traspare della brillantezza, e quella effulgenza o brillantezza del Dhama ci può toccare se vi stiamo senza offese. Ma se stiamo lì troppo a lungo possiamo diventare troppo familiari e quindi quella luminosità può lasciarci. Quella luminescenza è qualcosa come una luce, ma è più di quella, è il mondo trascendentale ed è completamente cosciente.
Era per istruire noi che Mahaprabhu suggerì a Jagadananda: "Non stare a Vrindavana per molto tempo perché così facendo ci sono più possibilità di fare offese, e non salire sulla Collina Govarddhana perché questa Collina è una forma di Krishna".
Nelle Scritture è menzionato che Govarddhana ha due forme: una come servitore, e l'altra forma è Krishna stesso che accetta il servizio dai devoti. Quindi Mahaprabhu diede istruzioni a Jagadananda: "Non andare sulla Collina Govarddhana, e quando stai a Vrindavana resta con Rupa Goswami e Sanatana Goswami. Sotto la loro guida non sorgerà nessun problema e vi saranno meno opportunità di commettere offese. Se stai con loro non commetterai alcuna offesa lì. Anche stare con Rupa e Sanatana è una grande responsabilità, ma per Mio ordine puoi stare lì protetto e seguire la loro guida".
Più tardi ci fu un passatempo dove Jagadananda si arrabbiò molto con Sanatana, ma quello è il loro Lila. Jagadananda Prabhu è un parsada (eterno associato) di Mahaprabhu, ma Mahaprabhu ci insegna sempre attraverso i Suoi devoti.
Il principio fondamentale è che quando andiamo a Vrindavana dobbiamo seguire un devoto. Per mantenerci all'interno della corretta concezione dobbiamo prendere rifugio, asraya, presso un vero devoto, altrimenti se pensiamo: "Farò bhajan da solo a Vrindavana", può risultare la cosa meno benefica.
Molti dei discepoli di Srila Prabhupada Bhaktisiddhanta Saraswati Thakura volevano fare bhajan lì, ma Srila Prabhupada Bhaktisiddhanta Saraswati Thakura non era daccordo. E non solo, ma dopo che egli stesso andò a Vrindavana espresse: "Sono davvero sfortunato, non ho visto nemmeno un vero, perfetto devoto".
A quel tempo c'erano molti babaji a Vrindavana, molti dei quali erano famosi ed ampiamente acclamati come siddha-mahapurusa (anime perfette). Ma, con le mani sulla fronte, Srila Prabhupada Bhaktisiddhanta Saraswati Thakura disse: "Non vedo alcun perfetto Vaisnava a Vrindavana. Questa è la mia sfortuna".
Perciò dobbiamo essere cauti con la nostra conoscenza. La conoscenza è un tipo di potere e dovrebbe essere usata con saggezza. Questo avvertimento ci è stato dato nei libri. Ma la conoscenza trascendentale è un'altra cosa; tuttavia, se riusciamo ad usare saggiamente anche solo la conoscenza mondana, otterremo dei benefici. Fu per questa ragione che Mahaprabhu disse a Jagadananda Prabhu: "Quando sei a Vrindavana usa la tua conoscenza con saggezza e sarai beneficiato. Segui Rupa e Sanatana Goswami, non imitando il loro comportamento, il loro sadhana, ma seguendo le loro direttive".
Le Scritture ci consigliano: "Devi seguire quello che dice Krishna, ma non devi cercare di imitare quello che fà".
L'avviso dello Srimad-Bhagavatam è: "Non pensare nemmeno di imitare Krishna o i Suoi potenti devoti. Il Signore Siva digerì un oceano di veleno, ma tu non hai la capacità di fare lo stesso. Se ci provassi, moriresti".
Abbiamo molte notizie del mondo trascendentale attraverso le Scritture, ma solo nel momento in cui le utilizzeremo saggiamente e nel modo appropriato saremo beneficiati, altrimenti saremo perdenti. I pericoli sono ovunque, per questo dovremmo sempre essere cauti.
Vrindavana-Dhama è trascendentale, sebbene la parola 'trascendentale' non sembra essere sufficiente per descriverlo. Possiamo dire 'mondo spirituale', ma anche quello non è sufficiente. Vrindavana-Dhama è Cinmaya-dhama, è trascendentale, è cosciente, ma è anche più di quello.
Rupa Goswami diede uno sloka molto bello a proposito di quel mondo e di quel tipo di estasi:

vyatitya bhavanavartma yas camatkara-bharabhuh
hrdi sattvojjvale badam svadate saraso matah

Dice vyatitya bhavana: quel piano è oltre e al di sopra si qualsiasi cosa possiamo raggiungere attraverso la massima estensione della nostra conoscenza. È largamente al di là della nostra comprensione; è inconcepibile per noi, ed allo stesso tempo è talmente bello che non possiamo nemmeno immaginarlo. Ma è nostra proprietà e possiamo ottenerlo. Non solo possiamo ottenerlo, ma un giorno dovremo ottenerlo, altrimenti non abbiamo speranze. Oggi o domani, o forse dopo milioni di nascite, ma dobbiamo ottenerlo. Non c'è altra via per noi.
Lo Srimad-Bhagavatam dice:

nr-deham adyam sulabham sudurllabham
plavam sukalpam guru-karnadharam
mayanukulyena nabhasvateritam
puman bhavabdhim na taret sa atmaha

(
Srimad-Bhagavatam 11.20.17)

 

Dobiamo utilizzare questa opportunità, questa nascita umana, immediatamente. Adesso abbiamo questo corpo umano ed è molto adatto per praticare la coscienza di Krishna. Con altri corpi come quelli delle mucche, dei cavalli, o degli alberi, la coscienza è insufficiente. Siamo fortunati perché adesso abbiamo un corpo umano, e non solo un corpo umano, ma un corpo umano civilizzato con una coscienza sviluppata, dal momento che siamo nati in un posto conveniente. Non siamo come gli uomini della giungla. Quindi, colui che non coglie l'opportunità di praticare la coscienza di Krishna avendo questa forma umana, con una coscienza sviluppata, è una persona suicida. Non c'è la certezza che otterremo un'altra chance, per cui dobbiamo immediatamente utilizzare il vantaggio dato da questa occasione.
Devoto: Srila Maharaj, nell'ambito della cultura Inglese non abbiamo mai sentito prima d'ora di Goloka, o Cinmaya-dhama. In Inglese non ci sono parole per descrivere appropriatamente queste cose. Per cui come possiamo esprimerle convenientemente?
Srila Govinda Maharaj: In qualche modo cercheremo di dare una descrizione! Cercheremo di dare delle indicazioni generali. Anche Srila Rupa Goswami fece così nel suo verso:

vyatitya bhavanavartma yas camatkara-bharabhuh
hrdi sattvojjvale badam svadate saraso matah

È al di là della vostra intelligenza, al di là della vostra intera civilizzazione, al di là di ogni cosa. Forse possiamo arrivare a conoscere la nostra civilizzazione in tutta la sua estensione, ma Goloka-Vrindavana è al di là di quella.
Devoto: Rupa Goswami può esprimere questo utilizzando parole Sanscrite e Bengali, ed anche Sua Divina Grazia può farlo. Ma come potremmo tradurre la parola divya? Se diciamo divino, quello indica solo il paradiso; e se diciamo coscienza, indica solo una coscienza generale. Non esiste parola per Goloka, e non esiste parola per cinmaya. Abbiamo bisogno di tradurle in Inglese, ma non abbiamo le parole appropriate, per cui come potremo fare?
Srila Govinda Maharaj: Cercheremo sempre di fare del nostro meglio per esprimere ogni cosa nel modo appropriato secondo le nostre capacità.
Persino la nostra stessa comprensione può non essere reale, sebbene abbiamo la sensazione che lo sia. Durante la mia infanzia, quando ero solito ascoltare canzoni sul Radha-Krishna Lila, talvolta sedevo come se fossi incosciente mentre immaginavo quei Divertimenti. Visualizzavo cosa sta succedendo lì, che cosa sta facendo Krishna, cosa stanno facendo i Suoi associati, e molte cose. Ora penso diversamente, ma a quel tempo pensavo che ciò che vedevo fosse reale. E quando ascoltavo o talvolta cantavo le canzoni del Gosthya-lila (canzoni sui Divertimenti di Krishna pastore), ne ero totalmente attratto, e non solo attratto, ma totalmente incantato. Catturato da quell'illusione consideravo me stesso come facente parte di quel gruppo che custodiva le mucche. Questa è senza dubbio una cosa auspiciosa, ma ora posso capire che era un tipo di illusione, e per la grazia di Srila Guru Maharaj fui protetto dall'esserne troppo coinvolto. In questa maniera non ricevetti reazioni negative.
Ora adoro da lontano l'insieme di quel reame, ma a quel tempo pensavo, ed avevo anche sensazioni molto forti, che ero parte di quel Lila. Ora posso capire che era qualcosa, ma non la cosa reale. Così possono esserci molte cose, ma ogni cosa è mescolata con la concezione mondana.
Srila Guru Maharaj e Sripad Jajavar Maharaj erano soliti parlare insieme, e qualche volta questi discorsi erano molto intensi. Srila Guru Maharaj supportava sempre la linea della coscienza, mentre Sripad Jajavar Maharaj analizzava e categorizzava sempre ogni cosa, vedeva le cose da un punto di vista analitico. Analizzare può non essere sempre una brutta cosa; ma è quando vuoi stare nel piano della coscienza, e riesci a starci, che puoi vedere ogni cosa, altrimenti no. Srila Bhaktivinoda Thakura dice:

vicaksana kari', dekhite cahile
haya ankhi agocara

Se vuoi analizzare ogni cosa, scomparirà dalla tua vista. Quando vai a porre il tuo occhio su quel Soggetto per guardarlo, scrutinarlo e analizzarlo, esso scomparirà. Se lo approcci in quel modo, sarà molto difficile per te. Ma se stai nel vero piano cosciente, ogni cosa apparirà d'innanzi a te.
Ci sono due tipi di apparizioni: vera apparizione e apparizione illusoria. Dove c'è coscienza mondana, qualcosa appare, ma possiamo dire che è illusione. Quell'apparizione illusoria talvolta può essere ottenuta tramite l'applicazione del potere degli yogi, o con l'uso di droghe, ma è tutto illusorio. Controllando i sensi gli yogi possono stare in qualche piano di coscienza, ma quello non è il reale piano cosciente di Krishna.

yamadibhir yoga-pathaih, kama-lobha-hato muhuh
mukunda-sevaya yadvat, tatha he alma na samyati

(Srimad-Bhagavatam 1.6.35)

 

Anche ciò che possiamo vedere attraverso la pratica dello yoga (yama, niyama, asana, pranayama, dharana, dhyana ecc...) è l'ombra, non la cosa reale. Attraverso lo yoga, possiamo al massimo vedere solo la luce del Paramatma ed avere una sorta di collegamento con Lui. Ma non possiamo arrivare ai Passatempi di Krishna e al mondo di Krishna attraverso quel metodo.
Nella Sri Brahma-samhita è detto:

premanjana-cchurita-bhakti-vilocanena
santah sadaiva hrdayesu vilokayanti
yam syamasundaram acintya-guna-svarupam
govindam adi purusam tam aham bhajami

"Quando il mio cuore sarà colmo di krsna-prema, e i miei occhi saranno decorati con l'amore della dedizione e riceveranno quella visione trascendentale, allora sarò in grado di vedere nel mio cuore e ovunque quei Divertimenti di Vrindavana".
Ciò che è necessario è la devozione. Srila Rupa Goswami dice chiaramente che solo attraverso la devozione si è capaci di sentire e vedere ogni cosa.
Qualche volta i devoti chiedevano a Srila Guru Maharaj: "A cosa dovrei pensare quando canto il Mahamantra Hare Krishna? Dovrei pensare alle Divinità, ai devoti, o alla loro parafernalia?"
Srila Guru Maharaj rispondeva: "No, a niente; solamente prega Sri Nama: 'Per favore mostra la Tua Forma', e canta senza offese. Quando quel trascendentale Nama-prabhu apparirà nel tuo cuore, anche il tuo corpo diverrà trascendentale, cinmaya-deha".
Le Scritture ci danno molte direttive su come praticare vita devozionale. Sono qualcosa come delle istruzioni da un esperto che è specializzato nel fare una cosa particolare. Un esperto in elettronica ogni giorno può costruire diversi registratori o radio. È molto facile per lui. Dal momento che è qualificato può istruire altri su come fare: "Se fai così e così, anche tu ti qualificherai e scoprirai che è una cosa molto semplice".
Le Scritture si presentano a noi in modo simile. Vyasadeva e altri rsi e muni sono molto esperti e hanno detto: "Se cerchi di praticare in questa maniera, è molto facile". Ma in realtà arrivare a quel piano è molto difficile. Ci sono molte cose che ci disturbano, molte offese e altri ostacoli.
Quando una persona cerca di avviare un generatore, è prima necessario girare la manovella. Un sacco di potenza è necessaria, ed è problematico e difficile, ma una volta che il generatore è in funzione, può produrre tutta la potenza, forse mille kilowatt o più. Tuttavia all'inizio, quando uno comincia manualmente a metterlo in moto per generare quella potenza, è difficile. Similmente, la nostra situazione presente è dura per noi, non c'è dubbio, ma una volta che cominciamo ad andare diventerà facile. Nello stadio di pratica si sentono diverse cose: felicità, purezza, entusiasmo ecc...
Lo stadio di prima classe, quello più elevato, è quando possiamo stare con fermezza nel piano della coscienza di Krishna, e quello è lo stadio paramahamsa. In molti posti è riportato che ogni cosa viene da Krishna ed ogni cosa appartiene a Krishna. Essere totalmente in questo stato di coscienza significa essere allo stadio di paramahamsa. Quando quella coscienza verrà ci armonizzeremo facilmente con tutto. Nel mezzo dell'ambiente intero, saremo in grado di tollerare ogni cosa.
Quando Krishna stabilì i Pancha-Pandava nel loro regno, disse a Kuntidevi: "Ora ogni cosa è sistemata. Stai qui felicemente. Sto andando a vedere la Mia Dvaraka, il Mio regno, per controllare come vanno le cose là". Krishna era pronto a partire con il carro, e mentre stava di fronte a tutti, Kuntidevi si avvicinò a Lui e pregò:

vipadah santu tah sasvat
tatra tatra jagad-guro
bhavato darsanam yat syad
apunar bhava-darsanam

(Srimad-Bhagavatam 1.8.25)

 

"Mio caro Krishna, Tu pensi che oro siamo molto felici, ma in realtà non è così. Siamo molto tristi poiché Tu stai tornando a Dvaraka. Non voglio questo regno. Potrei lasciare tutto se solo Tu stessi qui; ma Tu non ci starai, perciò prego affinché quei passati giorni di pericolo tornino ancora, e che questi 'felici' giorni presenti ci lascino! Voglio quei momenti pericolosi, perché durante il pericolo abbiamo la Tua presenza, e con la Tua presenza arriva tutto ciò che è propizio. Chiunque veda il Tuo volto non nascerà più in questo mondo materiale".
Il punto principale è che all'inizio, quando comminciamo la nostra vita devozionale qualche disturbo non può che sopraggiungere, ma una volta che siamo avviati, procederemo molto facilmente. Sentiremo che è una cosa molto facile praticare la coscienza di Krishna. Quando saremo stabiliti nel piano della fede non avremo problemi. È necessario solamente stare nel piano della fede e il nostro carro correrà. Tuttavia, la parte iniziale è difficile perché la nostra anima è coperta dall'ahankara, così non possiamo differenziare tra l'ahankara e la nostra anima. Quindi è necessario impegnarsi nelle pratiche iniziali di pulizia per arrivare a differenziare le cose nel modo appropriato.

ahankaranivrttanam, kesavo nahi duragah
ahankara-yutanam hi, madhye parvvata-rasayah

(Brahma-vaivartta Purana)

 

L'ostruzione è il nostro ego, ahankara. Ahankara significa il falso ego, ma questa definizione non è molto accurata. Ahankara significa un particolare tipo di mondo, un mondo intero con innumerevoli cose al suo interno. "Mia madre, mio padre, mio fratello, mia moglie, la mia casa, il mio giardino, il mio tutto... e: posso fare questo, posso fare quello, ho fatto quello; e prima di me, mio padre fece questo e quello..." Il mondo dell'ahankara è un mondo davvero grande! Non è solo ego; dire solo 'ego' non è sufficiente, ma è un mondo in espansione. Se riusciamo a distaccare noi stessi da quel mondo egoistico allora possiamo immediatamente stabilirci nel piano della fede, e dopo di quello non avremo problemi. Per questo ho descritto il livello paramahamsa come il piano nel quale, nella nostra precedente analogia, il 'generatore' sta già funzionando. Srila Prabhupada Bhaktisiddhanta Saraswati Thakura venne in questo mondo per insegnarci praticamente cos'è lo stadio paramahamsa con la sua condotta, i suoi scritti e le sue parole.
Molte cose possono essere sbagliate secondo la legge mondana, ma ogni cosa appartiene a Krishna. Nella Srimad Bhagavad-gita (18.17) Sri Krishna dice ad Arjjuna:

yasya nahankrto bhavo, buddhir yasya na lipyate
hatvapi sa imanl lokan, na hanti na nibadhyate

"Colui che è libero dall'egotismo (nascente dall'avversione all'Assoluto), e la cui intelligenza non è implicata (in attività mondane), persino se uccide tutti gli esseri viventi nel mondo intero, non uccide affatto, né soffre le conseguenze dell'assassino".
Il punto che Krishna sta affermando è che nessun peccato ti toccherà se stai nel piano di fede del mondo trascendentale.
Molti sintomi si manifestano nella vita del praticante. Il primo sintomo è l'entusiasmo, e grazie all'ispirazione data da Srila Swami Maharaj molti nuovi venuti erano molto solleciti nella loro predica: "Il mio Guru ha detto che devo predicare e ha detto che ogni cosa viene da Krishna, che ogni cosa è proprietà di Krishna, e che noi siamo i servitori di Krishna, per cui dobbiamo utilizzare ogni cosa al Suo servizio". In questo modo predicarono molto entusiasticamente in Occidente. All'interno delle nostre leggi mondane è offensivo prendere qualcosa che è proprietà per esempio di un Hotel, ma qualcuno di loro non si preoccupò di quello. Pensarono: "Loro stanno facendo delle offese perché hanno la mentalità che 'questo è di mia proprietà, è il mio Hotel', ma in realtà loro sono tutti ladri, non noi". (Per cui presero degli oggetti da quell'Hotel).
Srila Swami Maharaj senza dubbio diede la reale concezione della coscienza di Krishna, e se noi siamo puri al cento per cento non avremo problemi. Ma se non siamo puri al cento per cento e se c'è anche la minima tendenza ad imitare, non può che sorgere qualche problema. L'imitazione è difficile da riconoscere, e se non sappiamo riconoscere che cosa è imitazione e che cosa è puro, ci troveremo di fronte a dei problemi. Quindi è necessario differenziare tra ciò che è imitazione e ciò che è puro.
Srila Swami Maharaj diffuse l'onda della coscienza di Krishna per tutto il mondo, ed ora è giunto il momento per predicare la concezione di Srila Guru Maharaj. La mia speranza è una speranza molto profonda (spero sempre in grande) e sono sempre sorpreso nel vedere in che modo la coscienza di Krishna si sta espandendo in tutto il mondo.
Mahaprabhu disse:

prthivite ache yata nagaradi-grama
sarvvatra pracara haibe mora nama
(Sri Chaitanya-charitamrta, ndi-lila 17.203)

 

"Il Mio Santo Nome sarà predicato in ogni città e villaggio del mondo". È un miracolo che questo sia accaduto in solo pochi anni. Se ci pensiamo non riusciamo a credere in che modo sia stato possibile. Srila Swami Maharaj provò molto duramente durante il suo primo anno in America, ma non riuscì ad ottenere nulla con successo. Per un anno provò molto duramente a mettere in funzione il generatore; ma quandò lo avviò, immediatamente il mondo intero si illuminò attraverso la coscienza di Krishna.
Qualche volta possiamo fare delle offese, forse addirittura il quaranta per cento del tempo commettiamo delle offese. È nostro diritto di nascita! Poiché siamo nati in questo mondo mondano, possiamo provare, ma non possiamo che compiere un lavoro imperfetto. Ma con così tante offese nel mondo, siamo attoniti e non riusciamo a indovinare in che modo la coscienza di Krishna si sia espansa in tutto il mondo. Vedendo il risultato della predica di Srila Swami Maharaj siamo molto ravvivati.
Anche Srila Prabhupada Bhaktisiddhanta Saraswati Thakura provò molto duramente a diffondere la coscienza di Krishna per tutto il mondo. Quando cominciò la Gaudiya Math, tutte le false sampradaya si impaurirono molto e volevano eliminare la Missione di Srila Prabhupada Bhaktisiddhanta Saraswati Thakura. Volevano addirittura uccidere lui stesso, ma non ebbero successo. Egli provò molto duramente e stabilì sessantaquattro centri in India e inoltre mandò i suoi discepoli fuori dall'India, in Germania, Inghilterra e America. Cercò in questo modo di diffondere la coscienza di Krishna ma non ebbe così successo con la predica oltremare. Dopo la sua scomparsa qualche problema nacque nella Missione, ma ancora qualche suo discepolo, come Sripad Ban Maharaj e Sripad Goswami Maharaj cercò molto duramente di predicare.
Sripad Goswami Maharaj fu mandato a Londra da Srila Prabhupada Saraswati Thakura. A un certo punto non aveva assolutamente denaro, non un soldo. Aveva un fornello dove era necessario inserire quattro penny per poter cucinare, ma non aveva neppure quelli. Pensò: "Che farò ora?" Subito dopo l'uomo delle pulizie gli diede una busta e gli spiegò che l'aveva trovata sotto il tavolo, o forse alla porta: "Per favore guarda cos'è". Sripad Goswami Maharaj la aprì e vide un assegno di 1300 sterline. Fu sorpreso!
Precedentemente aveva scritto al Maharaj di Baroda: "Sono nei guai per mancanza di denaro, per favore spedisca qualcosa come donazione", ed ora quei soldi erano arrivati. Il suo interesse immediato era rivolto verso la colazione, altrimenti senza cibo si sarebbe ammalato. Ma come percepire il denaro? Quella mattina, non appena la banca aprì andò per cambiare l'assegno, ma non aveva alcun conto, e il commesso della banca gli chiese un'identificazione: "Voi siete il Signor Goswami? Potete dimostrarlo?" Non aveva carta d'identità e inoltre, essendo indiano, non era forse molto cosciente sul da farsi. Tuttavia, il giorno precedente aveva presenziato a un meeting e la sua foto era pubblicata sul quotidiano di quel giorno. Improvvisamente vide il giornale posato sulla cassa e lo indicò all'impiegato di banca: "Ho partecipato a quel meeting, guardi, c'è la mia foto". Così quell'uomo gli diede immediatamente il denaro!
Ad ogni modo Sripad Goswami Maharaj provò molto duramente a Londra, ma non ebbe molto successo. Forse piantò qualche seme nella terra Inglese, ma è vero che non ebbe successo e non ottenne nulla di sostanziale. Anche Sripad Ban Maharaj cercò in Germania, Francia e America, ma anch'egli non ebbe successo.
Molti anni dopo, Srila Swami Maharaj provò ed ebbe successo. Cercò anche di predicare in India senza molto successo, ma la sua intenzione fu sempre quella di andare a predicare in Occidente e così fece. Questa storia la conoscete: per un anno cercò di generare qualcosa lì. Quindi decollò per la misericordia di Krishna e Nityananda Prabhu e la sua luce si diffuse per tutto il mondo in così poco tempo. Sono molto sorpreso, ed anche colmo di gioia nel mio cuore. Mi viene da pensare: "Come è possibile?"
Quando il Buddismo, il 'Sankarismo' o qualunque sorta di 'ismo' apparvero, ci volle un lungo periodo di tempo prima che venissero accettati dalle persone. Talvolta fu necessaria l'influenza di un re o di qualche evento speciale per aiutare una particolare concezione a diffondersi e ad essere predicata largamente. In ogni modo, generalmente ci vuole un periodo di tempo davvero lungo. Ma tra i cinque e i dieci anni Srila Swami Maharaj fu capace di propagare la coscienza di Krishna per tutto il mondo. E Mahaprabhu lo predisse:

prthivite ache yata nagaradi-grama
sarvvatra pracara haibe mora nama

Quando vediamo questo proviamo molta felicità nel nostro cuore e pensiamo: "Qui deve essere presente qualcosa di trascendentale!" Possiamo essere in grado di vedere oppure no, questa è un'altra cosa, ma possiamo sentire la sua presenza lì.
Per questo non guardo immediatamente ad alcuna colpa dei devoti. Ciò che i devoti stanno facendo, in Occidente come in Oriente, penso che lo stiano facendo molto bene. Ricordo immediatamente Srila Swami Maharaj e Srila Guru Maharaj e sento: "Forse stanno facendo qualche sbaglio, ma non è un problema".
Non so qual è il volere di Krishna e Mahaprabhu ora, ma la reale coscienza di Krishna senza dubbio si è propagata, per cui esiste una sostanziale Acharyya in questo mondo. Forse non sono tutti perfetti, ma in qualche modo stanno provando, ed almeno stanno facendo qualche grezza, prima coltivazione. Quando si coltivano le messi, prima bisogna arare, quindi piantare il seme, poi innaffiare ecc... In questo modo possiamo dire che il lavoro sta procedendo molto bene.
Quando c'è una guerra molti soldati muoiono. Anche molte donne, bambini, e le proprietà e altre cose si perdono. In guerra è inevitabile, deve essere così. Anche questa che stiamo facendo è un tipo di guerra: con Maya, Durga. È una rivolta. Un ambiente rivoluzionario è stato creato da Srila Swami Maharaj, Srila Guru Maharaj e altri, per cui qualcuno morirà o verrà ferito, ma le porte della prigione di Durga sono state rotte. Altrimenti, come mai persone in tutto il mondo stanno cantando 'Hare Krishna'? La rivoluzione è già esplosa, e nella lotta qualcuno può venire ferito e qualcuno può morire, ma la porta è stata rotta e i prigionieri stanno correndo a Vaikuntha.
Srila Bhaktivinoda Thakura descrisse i Divertimenti di Krishna e Radharani in modo molto rispettoso. Dai suoi scritti possiamo capire qual è la nostra più alta destinazione. Attualmente possono esserci diversi tipi di difficoltà per molte persone, ma questo speciale tipo di conoscenza, questa coscienza di Krishna arriverà ai prigionieri dormienti sotto Maya.
I prigionieri stavano dormendo, ma ora, grazie a questa coscienza, si sono svegliati, una rivolta è esplosa nella prigione e stanno scappando. Siamo molto fortunati che è successo nei nostri tempi, e vi stiamo assistendo. Avrebbe potuto accadere nel passato, o poteva accader nel futuro, ma siamo così fortunati di vedere la rivoluzione accadere ora. Abbiamo visto molte cose e abbiamo avuto l'associazione di Generali e soldati; anche questa è la nostra fortuna. Ora, se riusciamo a procedere in modo armonico, sarà alla fine fruttuoso per tutti noi. Hare Krishna.

 

Traduzione in italiano e trascrizione
a cura di Krishna Kanta devi dasi

 

Sri Chaitanya Saraswat Math