Il
Signore delle mucche
di
Srila B.R.Sridhar Maharaj
deve varsati yajna-viplavarusa
vajrasma-varsanilaih
sidat-pada-pasu-stryatma-saranam
drstvanukampy-utsmayam
utpatyaika-karena sailamavalo
lilocchilindhram yatha
bibrad gosthamapan mahendram adabhit
priyan na indro gavam
(Srimad-Bhagavatam 10.26.25)
La vera essenza del Govardhan-lila, la vera sostanza del passatempo,
è rappresentata in questo verso. I pastori di Vrindavana erano
soliti osservare un sacrificio per soddisfare il re del paradiso, Indra,
al comando del quale la pioggia, le nuvole e altre potenze naturali
sottili si muovono. La principale ricchezza del pastore è la
mucca, e il cibo principale della mucca è l'erba. Solo la pioggia
può far crescere l'erba e per questo i pastori erano soliti eseguire
il sacrificio per soddisfare il potere sottile che è a capo degli
elementi naturali come la pioggia. Soddisfacendo Indra, le piogge favorevoli
sarebbero arrivate e ci sarebbe così stata erba a sufficienza.
Le mucche avrebbero pascolato facilmente e prodotto latte in abbondanza.
I gopa, i pastori e le loro famiglie, erano soliti fare differenti
preparazioni di latte e venderle al mercato, guadagnandosi così
da vivere. Quando un pascolo non aveva più erba, i pastori si
spostavano da un bosco all'altro. Solo allo scopo di ottenere l'erba
per le mucche il padre di Krishna, Nanda Maharaj e gli altri pastori,
andavano da un luogo all'altro. Così, talvolta vivevano a Vrindavana,
altre volte a Nandagrama e altre a Gokula. Una volta Krishna decise
di affermare Se stesso e modificare il culto a Indra. Voleva stabilire
il proprio dominio, Vrindavana, nella Sua gloria immacolata. Sebbene
fosse solo un ragazzino di sette anni, aveva dalle capacità straordinarie.
Ma nel Padma Purana è detto che lo sviluppo o la crescita
di personalità speciali è una volta e mezzo quello di
persone ordinarie. Sebbene Krishna avesse solo sette anni secondo il
calcolo comune, era undicenne secondo questo particolare calcolo. Krishna
disse: "Perché dovremmo svolgere questo sacrificio a Indra?
Noi abbiamo a che fare direttamente con la Collina Govarddhana, e non
con Indra." Parlò di questa sua idea ai gopa, e in
qualche modo, volentieri o riluttanti, i gopa si sottomisero al consiglio
di Krishna. Nanda Maharaj era influenzato dall'affetto per suo figlio
e, dal momento che era il re, disse loro: "Questa volta adoreremo
la Collina Govardhana e non Indra."
Indra insultato
Così i gopa, i pastori di Vrindavana, seguirono il consiglio
di Krishna, (qualcuno volentieri altri meno), e cominciarono il sacrificio
per la Collina Govardhana. Questa notizia raggiunse Indra che pensò
tra sé: "Un ragazzo dalle capacità speciali vive
lì. Ora ha preso il comando di Vrindavana e ha interrotto questo
antico sacrificio a me. Da lungo tempo era tradizione dei gopa eseguire
il sacrificio per soddisfarmi, e ora un ragazzo è la causa dell'interruzione
del mio sacrificio!" Era estremamente arrabbiato. Indra ordinò
alle nuvole, al vento e ai lampi di attaccare i residenti di Vrindavana.
In accordo alla conoscenza Vedica, tutti gli elementi sono personificati.
Nei tempi antichi, gli Ariani e i Rajarishi, esseri umani elevati e
grandi saggi, erano soliti vedere ogni cosa come persona. Vedevano tutto
in modo personale. Vedevano le piante, gli alberi, e ogni altra cosa
nell'ambiente come persone. Avevano capito che erano tutte persone le
quali, in accordo al loro karma, vagavano in differenti specie di vita.
Una volta mi fu domandato da un professore di biologia a proposito di
teorie alternative a quella dell'evoluzione darwiniana. Io gli dissi
che l'evoluzione dalla coscienza alla materia poteva essere compresa
sulla base della teoria di Berkeley. Qualunque cosa noi pensiamo è
in realtà parte della nostra coscienza. E coscienza significa
persona. Ogni cosa della quale possiamo essere coscienti è una
persona. Possiamo pensare al vento come a un oggetto inanimato, ma nei
tempi vedici veniva visto come una persona. Fulmini, vento, nuvole e
pioggia sono tutti persone. Qualunque cosa consideriamo essere materia
elementare, grossolana e sottile, era tutto considerato dagli antichi
conoscitori della verità come persone. Indra comandò al
vento, alle nuvole e alla pioggia di andare e devastare l'intera area
di Gokula-Vrindavana. "I residenti di Vrindavana mi hanno insultato!"
disse. "Mi hanno rifiutato, hanno cessato la mia adorazione, e
adorano invece quella montagna, quella collina Govardhana. Non posso
tollerare questo insulto! Andate e devastate." Per suo ordine e
per la collera di Indra, il maestro di tutti gli elementi sottili superiori,
una pioggia fittissima cominciò a cadere. E così fulmini,
grandine e pioggia attaccarono simultaneamente l'intero Vraja Mandala.
Di conseguenza, tutti i residenti di Vrindavana furono colpiti da una
grande calamità. Infelicità, dolore e sofferenza afflissero
gli animali e i protettori degli animali, i gopala. Per cui, senza altra
speranza, le donne, i bambini e gli animali di Vrindavana non ebbero
alternativa se non rifugiarsi ai piedi di Krishna. Andarono tutti da
Krishna per avere sollievo. Piansero: "Oh, Krishna! Adesso cosa
dobbiamo fare? Tu ci hai consigliato d'interrompere il sacrificio dedicato
a Indra, e ora Indra, essendo vendicativo, ha cominciato ad affliggerci
in modo così pesante! Come possiamo vivere? Per favore salvaci!"
Andarono tutti da Krishna chiedendo protezione, e Krishna allora ebbe
grande compassione di loro. Essendo misericordioso accennò un
sorriso, pensando: "Sono venuti tutti da Me per chiedere aiuto."
In quel momento, con una sola mano, Krishna sollevò la montagna
Govardhana. Per Lui era una cosa molto semplice; con una sola mano,
Egli sradicò la collina e la sollevò come un bambino solleva
una palla. Sostenendo quella grande montagna Krishna diede protezione
a tutti coloro che vivevano a Gokula. Gli uomini, le donne, e i bambini
di Vrindavana portarono le mucche e tutti i loro beni, e si rifugiarono
sotto la collina Govardhana. All'intera società di pastori fu
dato rifugio sotto quella collina. In questo modo, sollevando la collina
Govardhana, Krishna diede protezione ai residenti di Vrindavana, e disintegrò
l'orgoglio del signore del paradiso, Indra in persona. Per questo Nanda
Maharaja prega in questo verso: "Possa quel Signore delle mucche
essere soddisfatto di noi. Chi è Indra paragonato a Krishna?
Krishna è il maestro di Indra. Tuttavia Egli appare come guardiano
di mucche; la Suprema Verità Assoluta ha accettato la semplice
posizione di guardiano di mucche. Superficialmente, Egli è un
semplice pastorello. Possa quel pastorello, che ha in Lui il potere
di controllare l'intero universo, essere soddisfatto di noi. Vogliamo
adorare quel Signore che ha assunto l'umile posizione di re delle mucche."
Da questo verso dello Srimad-Bhagavatam possiamo capire la posizione
dei passatempi del Signore a Govardhana. Qui viene anche descritto che,
quando i Vrajavasi adorarono Lui e si impegnarono nel sacrificio per
la Sua soddisfazione, videro la collina Govardhana come la Persona Suprema,
che stendeva le sue mani, accettando le cose offerte a Lui, cibandosene.
In quel momento Krishna disse: "Guardate! Voi pensavate che la
collina Govardhana fosse solo un mucchio di pietre. No, è vivente,
è la Suprema Personalità di Dio." In quel momento
Krishna Si manifestò come la collina Govardhana e mostrò
come anch'essaessa sia anche un'estensione del Suo Sé. In accordo
alle autorità della nostra linea, il Radha-kunda è il
Sé esteso di Srimati Radharani, e Govardhana è il Sé
esteso di Krishna. Per cui adoriamo una pietra della collina Govarddhana,
una parte di Giridhari, come Krishna stesso. Da qui possiamo capire
come una parte dell'infinito sia anch'essa infinita. Tuttavia la nostra
visione ordinaria è così confusa che sebbene Govardhan-shila
sia una parte dell'infinito, e sia quindi anch'essa infinita, alla nostra
visione materiale è solo un pezzo di pietra. Questo divertimento
mostra che una cosa può apparire come una pietra ordinaria, ma
le sue potenzialità sono infinite. In senso generale, la teoria
della relatività di Einstein ha annunciato che ogni cosa che
vediamo è quello più qualcos'altro. In modo scientifico
egli ha spiegato che la realtà di una cosa include le sue possibilità,
la realtà non è una cosa morta. La realtà non è
limitata a ciò che è visto o concepito dai nostri sensi.
La nostra visione o stima di qualunque cosa, può essere limitata
ma, sconosciute a noi, le sue potenzialità possono essere illimitate.
Ogni cosa ha infinite possibilità. Non sappiamo neppure che potenzialità
possa avere un granello di sabbia. Non conosciamo quali potenzialità
possano essere racchiuse nella foglia di una pianta. Può apparire
ordinaria, ma contenere inestimabili proprietà medicinali.
Dio il dellissimo
Anche una parte dell'infinito è infinita. La Govardhan-shila
rappresenta Krishna come maestro e pastore di mucche. In Govardhan è
contenuta questa delicata e soffice concezione di Dio il Bellissimo.
Elemosiniamo la Sua misericordia, il Suo affetto, e il Suo sguardo misericordioso.
Questo ci potrà salvare dall'influenza negativa dell'ambiente
materiale. Quando cerchiamo di porre un freno alla nostra forma di vita
materiale, e di prendere la via verso Dio, verso la coscienza di Krishna,
accantonando i doveri imperativi che incombono su di noi, innumerevoli
difficoltà possono sorgere dinanzi a noi, per intrappolarci nel
nostro viaggio verso la verità ultima. Ma se aderiamo saldamente
all'ordine di Krishna, Lui ci proteggerà. Krishna conferma questo
nella Bhagavad-gita:
sarva-dharman parityaiya
mam ekam saranam vraja
aham tvam sarva-papebhyo
moksayisyami ma sucah
Dice: "Abbandona tutte le altre concezioni di dovere, e arrenditi
semplicemente a Me. Non avere paura. Io ti proteggerò e tu sarai
libero da tutte le reazioni peccaminose che possono sorgere dal tralasciare
i tuoi doveri ordinari." Diverse tendenze materiali e impulsi mentali
possono attaccarci, persino lo stesso Indra, il re del paradiso e il
controllore delle attività ordinarie può attaccarci, ma
se noi siamo attenti verso la nostra meta, se siamo scrupolosi nel leggere
l'ordine di Krishna, Egli ci proteggerà all'ombra dei Suoi piedi
di loto. Ci darà rifugio all'ombra della collina Govardhana,
dove nessun Indra sarà in grado di toccare le nostre teste. E,
con fede piena che Krishna ci darà protezione, dovremmo cercare
di rifugiarci sotto la collina Govardhana e pregare: "Oh Krishna,
proteggimi da tutte le difficoltà che possono venire ad attaccarmi
a causa del fatto che tralascio i miei obblighi ordinari."Sebbene
molte anomalie possono cercare di catturarci, Krishna ci proteggerà.
E nella Sua rappresentazione come collina Govardhana, quel meraviglioso
pastore di mucche ci salverà da ogni sorta di difficoltà.
Com'è possibile? Dio compie meraviglie. Le Sue vie sono sconosciute
e inconcepibili.