Calcutta, Bengala, India - lunedì 29 maggio 2006
Un tocco di grazia
di
Sripad Bhakti Lalita Akinchan Maharaj

Qualche settimana fa, un devoto che stava per lasciare il tempio qui a Calcutta per fare ritorno al suo paese d'origine, venne nella veranda per salutare Srila Gurudeva…
Srila Gurudeva, come spesso accade quando un devoto sta andando via, desidera dare al suo discepolo un regalo per la sua partenza. Chiese così a Gopal Prabhu, in lingua bengali, uno degli spuntini esotici dall'armadietto alto che è montato sulla parete vicino all'entrata della veranda.
Gopal seleziona un pacchetto di cracker e lo pone sullo scrittoio di Srila Gurudeva. Srila Gurudeva lo tocca con la sua fronte, e lo dona al devoto: “Prendi questo.”
Il devoto, muovendo la testa dice a Srila Gurudeva, “Prendine tu uno per primo.”
Srila Gurudeva continua a tenere i cracker in mano con il braccio allungato. “L’ho già preso,” dice.
“No, prendine uno da questo pacchetto.”insiste il devoto.
Sorridendo Srila Gurudeva: “È per te.”
“Puoi prenderne tu uno per primo?”
“Ma lo sto offrendo a te” Srila Gurudeva con modo affezionato prova ad offrirgli questo pacchetto.
Ma il devoto insiste: “No, se ne prendi uno per primo, così saranno le tue rimanenze.”
Srila Gurudeva (il cui braccio deve essere stanco ormai) obbedisce. Apre un'estremità del pacchetto di plastica con un po’ di difficoltà, estrae uno dei piccolo pacchetti che avvolgono individualmente i cracker, lo mette sul suo scrittoio ed estende il pacchetto una volta di più ora aperto.
Soddisfatto, il suo discepolo sorride, prende i cracker, lo ringrazia, offre gli omaggi e se ne va …
Così spesso la nostra vista è miope ci impedisce di riconoscere la grazia di Sri Guru. Zumiamo così strettamente dentro le formalità e sul rituale che la sostanza è vaga…
Che cosa è il prasadam?
La nostra prima comprensione di base è che il prasad o il prasadam è “la misericordia del Signore Krishna.” Quando Krishna accetta un'offerta di cibo fatta per il suo piacere con amore e devozione, quel cibo diventa santificato e spiritualmente purifica chi ne mangi i resti.
Più successivamente impariamo che c’è una gradazione di prasadam. Più potente del prasadam è il maha-prasadam: che inconsumato rimane sul piatto direttamente offerto alla Divinità di Krishna. E il più benefico di tutti è il maha-maha-prasadam: il cibo rimanente di un puro Vaisnava.
Perchè ciò?
Perchè la potenza del prasadam - la qualità di quella misericordia - dipende dalla coscienza del devoto che fa l'offerta. La nostra offerta non sarà allo stesso livello del pujari che esclusivamente serve le Divinità nel tempio sotto il consiglio di Srila Gurudeva. E qualunque cosa che Srila Gurudeva mangia sarà prasadam d’ordine elevato perché lui sperimenta la realtà direttamente (jnaninas tattva-darsinah) e tutto è sistemato automaticamente su quel piano assoluto.
Ed è questa connessione con la realtà che è importante, perché come Krishna dice nella Bhagavad Gita (9: 26), Egli risponde non all'offerta rituale, ma allo scambio di amore su di una piattaforma transcendentale:
patram puspam phalam toyam / yo me bhaktya prayacchati
tad aham bhaktyupahrtam / asnami prayatatmanah

"Se ogni cosa (patram puspam phalam toyam) è offerta a Me con amore e devozione (yo me bhaktya prayacchati), Io accetto (aham asnami) quella (tad) devozione (bhaktyupahrtam) dal cuore puro del mio devoto (prayatatmanah)."
In altre parole Krishna dice che non è tanto la convenzionalità, l’offerta ritualistica (patram puspam phalam toyam) a cui Egli risponde, ma alla devozione con cui l'offerta è fatta (bhaktya prayacchati). Egli reciproca (asnami) lo scambio amorevole (bhaktyupahrtam) con il suo puro devoto su quella piattaforma transcendentale (prayatatmanah).
Ecco perché offriamo tutto a Krishna attraverso l’intercessione di Srila Gurudeva. Con quale qualificazione possiamo offrire qualche cosa direttamente al Signore? Noi non stiamo vivendo su quel piano transcendentale puro, ma Srila Gurudeva si. Ciò è convalidato nella Bhagavad Gita (4: 34):
upadeksyanti te jnanam / jnaninas tattva-darsinah
“Il guru auto-realizzato (jnaninas) vede e interagisce con Me direttamente (tattva-darsinah) e [se lo servite] mostrerà come avere un rapporto simile con (upadeksyanti te jnanam) Me.
Offriamo tutto a Srila Gurudeva ed egli accetta la nostra offerta sincera, perché abbiamo una relazione con lui come suoi discepoli. Similmente, Krishna accetta le offerte di Srila Gurudeva perché è un puro devoto (prayatatmanah) che ha una relazione amorevole ed intima con Krishna sul piano transcendentale (tattva-darsinah jnaninas).
Ma il prasadam è più che avanzi di cibo. È la grazia, il favore, il regalo del Signore e dei Suoi devoti. Ogni cosa che sia dato da Krishna al Suo devoto, dal Guru al suo discepolo, dal Vaisnava al suo servitore, è prasadam. È la loro misericordia verso di noi e può prendere la forma di un libro, di istruzioni, di un oggetto, vestiti - qualunque cosa che sia data con la loro grazia, la loro benevolenza è una transazione, per il nostro beneficio.
Il Prasadam è transcendentale e discende dal mondo spirituale a questo mondo materiale attraverso l'agenzia del guru. Srila Gurudeva è il nostro intercessore fra questo mondo e quel mondo. Tutto ciò che fa è su di una piattaforma transcendentale perché la sua coscienza è sempre assorta in quel piano di realtà (tattva-darsinah jnaninas) e fa crescere la nostra coscienza su in quel piano cosciente che è sovra-soggettivo (upadeksyanti te jnanam) dalla sua misericordia, dal suo prasadam.
Srila Gurudeva è il prasadam di Krishna per noi (acaryam mam vijaniyan) ed è soltanto dalla grazia di quel prasadam (Srila Gurudeva) che noi ottieniamo la grazia di Krishna (yasya prasadad bhagavat-prasado).
Quando Srila Gurudeva ci dà qualcosa, la potenza di quella cosa viene dalla sua grazia, dalla sua benevolenza, dalla sua compassione e dal suo affetto verso di noi. Non deve mangiare qualcosa affinchè si trasformi in in prasadam. Il suo tocco lo trasforma, lo purifica, lo spiritualizza. Egli gentilmente concede quel favore, quella misericordia, quel prasadam - a noi, per il nostro avanzamento spirituale.
Stamattina Srila Gurudeva infine ha aperto quel piccolo pacchetto di cracker (che stava sul suo scrittoio da quella volta) ed ne ha mangiato uno. Penso che sia ragionevole supporre che il pacchetto originale di cracker che Srila Gurudeva ha dato a quel devoto da oramai un po’ di tempo è stato consumato. Così ditemi ..... il prasadam di chi Srila Gurudeva ha mangiato?

Sri Chaitanya Saraswat Math